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Non mi va è la canzone dei Colla Zio al Festival di Sanremo 2023: testo e significato del brano del gruppo proveniente da Sanremo Giovani

I Colla Zio arrivano sono tra i sei selezionati da Sanremo Giovani per partecipare a Sanremo 2023. Il gruppo milanese composto da Francesco Lamperti, Andrea Malatesta, Tommaso Bernasconi, Tommaso Manzoni e Andrea Arminio debuttato sul palco del Teatro Ariston con la canzone Non mi va scritta in due luoghi particolari come raccontato dagli stessi membri del gruppo. Il brano è nato tra il mare della Liguria e i monti della Presolana, un mix che ha dato vita ad un funk divertente, un pezzo da ballare che ha preso vita prima dalla base e che ha visto la partecipazione di tutti e cinque i componenti nella stesura del testo. Il processo creativo dei Colla Zio prevede infatti che tutti debbano essere contenti del risultato anche per questo ogni canzone chiede un tempo più lungo del solito nel caso specifico, come raccontato durante le interviste prima del loro debutto a Sanremo, per scrivere Non mi va ci è voluto un anno. Il significato di Non mi va canzone dei Colla Zio a Sanremo 2023 è legato ad una storia d’amore che si sta evolvendo in qualcosa di troppo serio e che provoca insicurezza e fragilità, uno stato d’animo che spinge a dire che non si sta più bene in questa relazione però senza dare giudizio. L’obiettivo del gruppo è quello di far ballare tutto il Teatro Ariston per questo hanno scelto di proporre una canzone che ha elementi di funk e hip hop, l’ideale per prepararsi poi al tour che sperano di portare più a lungo possibile.

Non mi va testo canzone Colla Zio Sanremo 2023

Resta qui un’altra notte con me
Resta qui un’altra notte sto male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male
Quelli che puliscono i cessi
Poi c’è chi fa sesso, chi wrestling, gli onesti
Molti che prendono in giro se stessi
Ma tu non sei nessuna di questi
Tu sei come tabacco
Io matto uno scacco
Sai bene che ti chiamo solo quando ho voglia
Ci ripetiamo perché siamo la storia
Dici troppo “che noia” e ti rovini la forma
Faccio la fine del topo
Se gioco e lo sapevo
Ti voglio e non ti chiedo di più, ma come si fa
Mi piace la tua bocca e “La spada nella roccia”
Mi chiamano Artù all’università
Sei la fine ad est
Piazza Tienanmen
Ho una scia di passi sull’oceano
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi
Resta qui un’altra notte con me
Io sto male male male
Se non so dove sei, se mi pensi
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi ma
Non mi va
Il mare ti indirizza alla Savana
Lei mi dice che non vuol dire come si chiama
Mollo solo quando non sono più a mollo
Faccio pause per farmi pensare
Vuoi più fare quella cosa se non puoi, vuoi sapere se non sai
Non mi va
Bimba, sai che la mia lingua è un mitra
Parlo male e ti mordi le dita
Non ho fame finché sei sfinita, minchia
Ma che sesso mi fai, ma che sesso mi fai
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi
Resta qui un’altra notte con me
Io sto male male male
Se non so dove sei, se mi pensi
Ogni tanto c’è un altro che sfiora i tuoi sensi ma
Non mi va
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male
Non voglio stare male
Cos’hanno più di me?
Non voglio stare male, male, male

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno