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thereau

Signorile e magistrale come l’origine del suo nome, efficiente come un usato sicuro, elegante e prezioso come pochi. Se cercate un regolarista in queste ultime stagioni di serie A, non vi affannate; ne troverete pochi come Cyril Thereau, trentaduenne attaccante francese in forza all’Udinese dopo un passato al Chievo Verona, proprio la squadra cui ieri ha sbattuto in faccia una doppietta da ex parecchio ingrato.

E mentre Stefano Colantuono se lo coccola, esaltandone le qualità (“ha fatto una partita stupenda: sta crescendo tanto e per noi è molto importante”), i numeri parlano di un giocatore che dal 2010 (l’anno del suo arrivo a Verona dopo gli anni in Belgio) ad oggi è costantemente tra i più presenti (173 presenze soltanto in campionato) senza mai accusare problemi fisici. Presenza costante, come quella mostrata durante il corso di tutti i 90’, sempre nel cuore della partita, a prescindere dal ruolo in cui viene impiegato. Si, perché Thereau è anche uno tra i più versatili attaccanti del nostro campionato, abile sotto porta, ancora di più in fase di sponda e nell’aprire varchi per l’inserimento dei compagni; polmoni d’acciaio e piede educatissimo, si muove come uno spadaccino, sempre pronto alla stoccata decisiva. Nonostante il fisico longilineo (sfiora il metro e 90), il francese è dotato di un notevole cambio di passo, mostrato a più riprese proprio al Bentegodi, il primo stadio che l’ha visto protagonista in Italia; per informazioni chiedere a molti dei suoi ex compagni che, pur conoscendo bene le sue caratteristiche, non sono riusciti ad arginarlo.

1109’ spalmati in 13 gare, ne fanno l’attaccante friulano più impiegato ma a certificare la sua importanza nello scacchiere di Colantuono è la statistica relativa alle conclusioni a rete  in stagione (19), a fronte delle 67 complessive dell’Udinese. Al netto delle voci sul possibile ritiro anticipato di Totò Di Natale, l’imprescindibile è lui, che quest’anno sta evidenziando una particolare attitudine per i gol in trasferta (segnati a Juventus, Verona, Roma e appunto Chievo). Il giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione, prima o seconda punta indifferentemente, trequartista all’occorrenza, di governo o movimento, fastidiosissimo per i difensori avversari. Di spada e di fioretto, nei gol e negli assist, come quello bellissimo con cui ha liberato al tiro Badu nel gol vittoria sulla Sampdoria di Montella, eludendo spalle alla porta la marcatura di Silvestre.

Qualità e quantità dunque, fino allo splendido colpo sotto con cui ha trafitto Bizzarri per il definitivo 3-2 in favore dell’Udinese. Thereau sciorina cifre e numeri che forse avrebbero meritato una carriera migliore, ma tant’è; con quel nome che evoca personaggi di romanzi francesi d’altri tempi, il Moschettiere Cyril, promette altre meraviglie. Regolarità,estro e gol: ecco perché tra i grandi bomber della Serie A, c’è sicuramente anche lui.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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