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Vincent Janssen

Janssen in goal in nazionale (Foto: Twitter AZ Alkmaar)

La sosta dei vari campionati europei ha permesso alle compagini nazionali di testare il proprio stato di forma tra amichevoli e gare di qualificazione, sperimentando vecchi e nuovi assetti senza disdegnare qualche new entry nel gruppo dei convocati. Così è stato per l’Italia di Conte con l’ingresso di Bernardeschi e il ritorno di Insigne, così come per la Francia con il mediano del Leicester N’Golo Kantè che ha anche ripagato la fiducia con la sua prima rete, senza dimenticare l’Olanda di Blind. Gli ‘Orange’ sono in piena fase di lavori in corso per ricostruire una nazionale decaduta nell’ultimo periodo e neanche in grado di qualificarsi alla fase finale degli Europei in programma in Francia questa estate. Tra i principali difetti dell’Olanda spicca la mancanza di un vero e proprio centravanti di ruolo in grado di garantire freschezza e continuità. L’età avanzata dei vari Huntelaar e Van Persie, il flop di Bas Dost e la discontinuità di de Jong aprono quindi le candidature per la prestigiosa maglia numero nove. Nella seconda gara amichevole si è messo così in luce il centravanti classe 1994 dell’AZ Alkmaar, Vincent Janssen, in grado di timbrare sin da subito il cartellino su calcio di rigore, dimostrando grande carattere e personalità presentandosi dal dischetto alla sua prima da titolare in nazionale condita anche dall’assist per il definitivo raddoppio degli ‘Arancioni’. Janssen rappresenta così il nuovo che avanza per l’Olanda che ne ha visto l’esordio nell’amichevole contro la Francia persa in casa, nella quale ha assaggiato per la prima volta il terreno verde con indosso la maglia arancio più importante dei Paesi Bassi: una manciata di minuti serviti per svezzare un bomber giovane ma già amato in patria.

LA STELLA DI HEESCH – Vincent Janssen nasce nella cittadina di Heesch nel giugno del 1994 e comincia a muovere i suoi primi passi precocemente nelle selezioni giovanili del Fc Oss che gli consente di affacciarsi al mondo del calcio. Nel 2006 arriva poi il suo primo importante cambio di maglia a soli 12 anni con il passaggio al NEC Nijmegen, città dove prosegue anche la sua formazione scolastica nel prestigioso Canisius College. L’attaccante olandese come ogni adolescente comincia a fare esperienza, raggiungendo così tre anni dopo il Feyenoord, club biancorosso che lo avrebbe potuto lanciare con un volo diretto nell’elite del calcio olandese. Il condizionale però è d’obbligo perchè la prima squadra del Feyenoord nei 4 anni di permanenza a Rotterdam gli sarà preclusa a differenza delle varie selezioni under dell’Olanda che cominciano a svezzarlo. Il 2013 è quindi l’anno della svolta: Janssen passa a parametro zero all’Almere City dove finalmente inizierà a giocare con continuità in prima squadra timbrando con una certa regolarità il tabellino: 10 reti in 35 presenze alla sua prima annata ad Almere. Le cose migliorano a vista d’occhio nel 2013/14, con le 22 segnature stagionali e 11 assist tra coppe e campionato che gli permettono di attirare le attenzioni dell’AZ. La società di Alkmaar non perde tempo, sigla un assegno da 500mila euro e si aggiudica le prestazioni del classe ’94 di Heesch. Con l’AZ il giovane Vincent esplode definitivamente anche in Eredivisie, esaltandosi con indosso la sua casacca numero 18 al centro dell’attacco biancorosso. L’impatto non è però stato subito dei migliori come testimoniano le 7 gare di digiuno in avvio di torneo prima del battesimo del goal avvenuto all’ottavo tentativo nel match in casa contro il Twente nel quale l’ex Almere è riuscito a realizzare una splendida doppietta per il 3-1 finale. Da quel momento la strada del mancino dell’AZ è stata tutta un trionfo, con 20 reti in 28 gare di Eredivisie che ne fanno il capocannoniere del torneo, otto delle quali addirittura nelle ultime sette di campionato quasi a voler recuperare il terreno perduto all’inizio. Atto di forza chiaramente emblematico di un giovane attaccante che abbina potenza fisica negli arti inferiori ad una grande intelligenza tattica e ad una sapiente capacità di leggere le situazioni di gioco per poter posizionarsi al meglio al centro dell’area di rigore, suo vero e proprio giardino di casa. Unica pecca forse il metro e ottanta centimetri di altezza che non ne fanno di certo un colosso dell’area piccola ma che proprio per questo lo rendono un bomber completo in grado di essere comunque un nove d’area con ottimo fiuto del goal e un sinistro esplosivo come dimostra il calcio di rigore contro l’Inghilterra. D’altra parte Janssen rimane comunque un classe 1994 alla sua prima stagione vera in Eredivisie, che presenta qualche limite tecnico compensato dagli ampi margini di miglioramento.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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