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Christian Pulisic

Pulisic esulta in BVB-HSV (Foto: account Twitter ufficiale @BVB)

Il Borussia Dortmund dell’era Klopp ha costruito le solide basi della propria fortuna quasi integralmente su un lavoro certosino di scouting a caccia dei migliori talenti a costi contenuti da poter poi valorizzare sotto le cure del tecnico di Stoccarda dopo una dovuta ma spesso fugace trafila tra le selezioni under del club giallonero. I vari Sahin, Mario Gotze, Kagawa e Hummels, sono solo alcuni dei ragazzi scovati in tenera età o comunque valorizzati dalla gestione Klopp e finalizzati alla crescita di un movimento, quello della compagine di Dortmund prettamente incentrato sulla freschezza e il talento delle nuove leve. La scorsa estate la guida tecnica è passata tra le mani di Thomas Tuchel, ma la strada tracciata dal suo illustre predecessore non è stata di certo trascurata: il BVB infatti è tornato a splendere sia in campionato che in DFB Pokal, vivendo all’ombra del solo Bayern. Tra i primi acquisti voluti dallo stesso Tuchel ci fu il classe 1995 Julian Weigl, a testimonianza di una continuità di pensiero tra il ‘vecchio’ e il ‘nuovo’. Da gennaio però l’allenatore ex Mainz ha aggregato alla prima squadra del BVB un altro paio di talenti piuttosto interessanti: Felix Passlack e Christian Pulisic, due talenti classe 1998 giunti al battesimo della Bundes ancora minorenni. Tra i due soprattutto con l’avvento del girone di ritorno, Pulisic è riuscito anche a ritagliarsi uno spazio discreto mettendo insieme anche le prime presenze da titolare nonché la prima rete ufficiale in Bundesliga proprio nell’ultimo turno contro l’Amburgo. Ma andiamo a conoscere meglio il talentino del Dortmund made in USA.

YANKEE PRODIGIO – Chiristian Pulisic, che dispone di doppia nazionalità per via del nonno croato come si evince anche chiaramente dal cognome non tipicamente americano, è nato e cresciuto calcisticamente ad Hershey, in Pennsylvania da una famiglia con spiccate attitudini verso lo sport. Il diciassettenne americano, a differenza degli altri adolescenti della sua età magari più attratti da sport tipicamente USA come baseball e basket, concentra tutti i suoi sforzi sul calcio, visto anche un fisico tutt’altro che imponente, 173 cm di altezza per 69 kg di peso. Tra il 2011 e il 2015 mette in luce il proprio talento con la squadra locale del Pennsylvania Classics per poi essere notato dall’attentissimo occhio del Borussia Dortmund che brucia la concorrenza sul tempo già nel gennaio del 2015 quando viene tesserato dai gialloneri. Pulisic, ancora in tenerissima età lascia quindi la madre patria per volare in Germania dove ad attenderlo c’è uno dei settori giovanili più floridi delle ultime stagioni. La sua permanenza, prima nella selezione under 17 e poi in quella under 19 del BVB, è però solo un passaggio fugace: lo Yankee prodigio infatti si fa ben presto notare anche tra i pari età tedeschi, raccogliendo diverse chiamate prima da Klopp e poi da Tuchel per partecipare agli allenamenti della prima squadra. Un sogno che si avvera per il talentino della Pennsylvania, che può indifferentemente ricoprire i ruoli di trequartista centrale o esterno offensivo, viste le ottime doti tecniche, la buona velocità di base ma soprattutto l’eccezionale agilità che gli permette anche di giocare in spazi ristretti. Nelle sue prime uscite con la prima squadra del Dortmund, dopo l’esordio del 30 gennaio 2016 contro l’Ingolstadt, ha mostrato subito discrete qualità e una buona personalità che hanno spinto Tuchel ad impiegarlo in diversi ruoli dell’attacco, e il pubblico del Signal Iduna Park a rivedere in lui una fotocopia made in USA del primissimo Mario Gotze.

RECORD BREAKER – Dalla seppur ancora brevissima storia di Christian Pulisic, la cosa che si evince maggiormente è l’incredibile precocità di un ragazzo sottratto prestissimo dalla patria americana, peraltro dove il calcio non è di certo lo sport principe, per essere immediatamente spedito in uno dei campionati più performanti al mondo. La precocità dell’ex PA Classics gli ha permesso anche di infrangere una manciata di record piuttosto interessanti. Pulisic infatti con il già citato debutto contro l’Ingolstadt è diventato ad appena 17 anni l’ottavo calciatore più giovane a esordire in Bundesliga. Di li a poco, al tramonto di febbraio, il classe 1998 far il suo esordio in Bundes anche dal primo minuto in un match ostico contro il Bayer Leverkusen. Il momento magico di Pulisic non finisce però certamente qui, e proprio domenica scorsa, nel match casalingo del Dortmund contro l’Amburgo vinto per 3-0 colleziona i suoi primi novanta minuti, affiancando ad una buona prova anche il battesimo del goal appena alla settima apparizione in prima squadra. Un vero e proprio record breaker, se consideriamo che il destro piazzato contro l’HSV fa di Pulisic il quarto giocatore più giovane di sempre ad aver segnato in Bundesliga, alle spalle di talenti del calibro di Nuri Sahin, al comando con 17 anni 2 mesi e 21 giorni seguito da Julian Draxler a 17 anni 6 mesi e 12 giorni e da Timo Werner, 17 anni 6 mesi e 16 giorni. Pulisic però non si accontenta, e con i suoi diciassette anni si è già affacciato anche alla nazionale maggiore USA: il 29 marzo infatti Jürgen Klinsmann ha lanciato nella mischia il numero 22 del Dortmund, facendolo diventare il più giovane calciatore a giocare una partita di qualificazione alla Coppa del Mondo FIFA per gli USA.

Tanto talento, una precocità innata e la guida saggia del mondo BVB potranno fare presto di Pulisic uno dei prossimi crack del calcio mondiale.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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