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Edinson Cavani è uno degli attaccanti più forti del mondo. Il centravanti uruguaiano del Paris Saint-Germain ha rilasciato un’interessante intervista a “Tribuna” al giornalista Enzo Olivera in cui ha parlato soprattutto degli aspetti più privati della sua vita: “Sto sfruttando il mio momento, ma so che domani il calcio sarà solo un ricordo, una fase passata. Per questo sto cercando di imparare qualcosa nel campo agricolo, sto studiando anche per fare in modo di completare l’istruzione di base, che in Uruguay viene definito Lyceym. Proverò a specializzarmi per poter lavorare, un giorno, anche al di fuori del calcio“.

Edinson Cavani porta sempre Napoli nel cuore

Sotto l’ombra del Vesuvio l’uruguaiano ha segnato in tre anni ben 104 reti consacrandosi così a livello internazionale come uno degli attaccanti più prestigiosi del pianeta, ma Edinson Cavani sa bene che, prima o poi, tutto questo finirà: “La vita di un calciatore si compone di fasi, di momenti. Periodi belli e brutti si alternano, ora sono in uno di quelli positivi. Anche in Italia ho vissuto grandi emozioni, momenti incredibili. A Napoli, per esempio, ho passato tre anni fantastici. Ho raggiunto molti obiettivi, umani e professionali. Porto nel cuore ciò che Napoli ha saputo darmi durante la mia esperienza in azzurro. A Parigi, oggi, sto vivendo qualcosa di molto simile. Certo, parliamo di un’altra squadra, di un’altra dimensione, di un’altra realtà”.  Infine, uno sguardo al privilegio dello status da calciatore: “I calciatori vivono in un ambiente estraneo. In una nuvola, in una bolla. Certo non tutti, non generalizzo. Però spesso ci si dimentica che esiste un futuro con cui è necessario fare i conti. Il calcio ti prende, ti afferra, ti trascina, soprattutto ad altissimo livello. La fama, i media, i gol, i fan, i social network, il lusso: tutto questo, spesso, non ti permette di vedere la vita per com’è davvero. Però poi a un certo punto ti rendi conto che vuoi davvero dare un senso diverso al mio futuro. A me sta capitando proprio così”.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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