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Ventisei giorni fa la Juventus acquistava Patrik Schick dalla Sampdoria, con il giocatore che svolgeva le visite mediche di rito e si concedeva ai giornalisti con la maglia “borghese” dei bianconeri. Sembrava tutto fatto eppure, circa un mese dopo, l’attaccante ceco a Torino non è ancora arrivato, né tantomeno la firma sul contratto, al punto che quello che doveva essere uno dei colpi del mercato estivo è diventato un vero e proprio caso.

JUVENTUS-SCHICK: MAROTTA SPARIGLIA LE CARTE IN TAVOLA

L’ombra di problemi fisici piuttosto seri continua a preoccupare la Juventus, che prima di trasferire una cifra pari a 30 milioni di € nelle casse blucerchiate, vuole assicurarsi della completa affidabilità del calciatore ceco. A questo proposito, gli ultimi esami clinici sostenuti hanno scongiurato il rischio di operazione, evidenziando solo un’infiammazione. Un sospiro di sollievo per i vertici bianconeri Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, dal momento che nelle scorse settimane si era addirittura paventata l’ipotesi che la carriera di Schick potesse addirittura chiudersi anzitempo.

Secondo quanto riportato dalla redazione di Sky Sport, nella giornata di oggi è previsto l’ennesimo incontro tra le due società per discutere in particolare delle modalità di trasferimento. La posizione della Juventus è abbastanza chiara: non è certo a rischio la carriera di Patrick Schick, il giocatore comunque non è così fisicamente integro come invece si pensava al momento della chiusura della trattativa. I bianconeri, quindi, chiederanno probabilmente un trasferimento con la formula del prestito con diritto di riscatto, al contrario di quanto pattuito inizialmente. In attesa della risposta del numero uno doriano Ferrero, la Vecchia Signora intanto ha praticamente chiuso gli arrivi di Mattia De Sciglio dal Milan e di Wojcech Szcsesny dall’Arsenal. In settimana poi è previsto un altro summit con la Fiorentina per trovare la quadra e chiudere una volta per tutte l’affare Bernardeschi.

di Antonio Fioretti

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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