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Il match di cartello del sabato di Premier tra Manchester City e Liverpool avrebbe deciso quale tra le due squadre, appaiate a 7 punti, sarebbe balzata in testa alla classifica in attesa del risultato del match delle 18:30 tra Stoke e Manchester United. 5-0 per la squadra di Guardiola, un risultato inequivocabile e un match senza storia guardando il tabellino che però nasconde un match molto più equilibrato e combattuto, almeno nella prima parte di gara.

ECCO CRONACA, TABELLINO E PAGELLE DI MANCHESTER CITY-LIVERPOOL

Gegenpressing di Kloop contro tiki-taka di Guardiola, verticalizzazioni contro spazializzazioni, difesa a 4 contro difesa fluida a 3. Insomma due visioni a confronto. Visioni opposte che per il principio di azione e reazione sprigionano forze uguali e contrarie durante la prima frazione di gioco regalando 45′ (+8′ di recupero) intensi, incerti ed equilibrati. Parte bene il City che nel primo quarto di gara arriva più volte al tiro senza però impensierire troppo Mignolet se non con una rasoiata dal limite al 13° di Fernardinho, tra i migliori, allungata in angolo dal portiere del Liverpool. Passano i minuti e crescono le folate dei Reds di Klopp che soprattutto sulla sinistra, male il duo Mendy-Otamendi, sfondano spesso con le combinazioni tra Mané e Salah che arrivano spesso vicino al gol. Ma nel miglior momento del Liverpool colpisce il City con un azione à la Klopp: palla recuperata da Fernardinho a centrocampo, scarico su De Bruyne e passagio laser immediato sulla verticalizzazione di Aguero che salta Mignolet e deposita in rete, malissimo la coppia centrale Matip-Klavan. Nonostante lo svantaggio il Liverpool conferma il suo momento e arriva vicino al gol con Salah che davanti a Ederson si fa ipnotizzare. Al 37′ l’episodio che stravolge gli equilibri, lancio lungo per Mané che nel tentativo di anticipare Ederson in uscita lo colpisce violentemente, espulsione molto dubbia, la partita in pratica finisce qui. Le spaziature di Guardiola distruggono la precaria fase difensiva del Liverpool che viene colpito prima dell’intervallo da G. Jesus su cross da sinistra pennellato da De Bruyne. Nel secondo tempo è una disfatta per i reds che dimostrano ancora una volta la loro fragilità che li fa sprofondare con il raddoppio di G. Jesus e la doppietta del subentrato Sané. Al di là dell’episodio di Mané che ha spezzato in due la gara, il match ha evidenziato i pregi e i difetti dei due sistemi di gioco che condividono numerose amnesie difensive e una incostanza di gioco che le fa precipitare in stati di confusione preoccupanti. Per la Premier andrà pure bene, ma per la Champions dovranno migliorare, e molto.

Manchester City (3-5-2): Ederson 6,5 (45′ Bravo); Danilo 6, Otamendi 5 (71′ Mangala 6), Stones 6; Walker 6, Fernandinho 7,5 , De Bruyne 8, Silva 6,5 (c), Mendy 5,5; Aguero 6,5, Jesus 7,5 (57′ Sané 7).

Liverpool (4-3-3): Mignolet 6 ; Alexander-Arnold 5, Matip 5, Klavan 4,5, Moreno 6; Henderson 6, Can 5,5, Wijnaldum 5 (58′ Milner 5,5); Salah 5 (45′ Oxlade-Chamberlain 5,5), Mane 6,5, Firmino 5 (67′ Solanke 5,5).

AMMONITI: Otamendi, Fernardinho (MC), Emre Can, Trent Alexander-Arnold (L)

ESPULSI: Mané (L)

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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