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Dopo tanto silenzio finalmente il Napoli torna a parlare: lo fa in occasione del primo impegno in Champions League, la trasferta in Ucraina contro lo Shakthar Donetsk, squadra da rispettare per la grande esperienza nella competizione. Torna a parlare soprattutto nella persona di Sarri, tecnico mai banale nelle dichiarazioni, ma anche di Arek Milik: l’attaccante polacco scalpita per avere spazio nella squadra dopo le buone prove contro il Verona e in Nazionale. Che possa essere la giusta occasione per lui?

Ecco le principali parole di Sarri e Milik nella conferenza stampa pre Champions

“La stagione precedente era partita bene in Champions con le due reti a Kiev ma non so se giocherò domani. A prescindere devo pensare alla squadra, dobbiamo entrare in campo con mentalità e raggiungere il nostro obiettivo come tale”, ha spiegato Milik esordendo in conferenza. La condizione fisica del giocatore appare positiva: “Posso confermare che sono pronto al 100%, dipenderà dal mister il mio utilizzo”. Rispetto a un anno fa le cose sono cambiate ma evidentemente il polacco non ha perso certezze sul suo valore: “Non credo di aver perso qualcosa dopo l’infortunio, anzi, penso di essere cresciuto come giocatore. Non avendo possibilità di allenarmi per un po’ ho dedicato il mio tempo a un lavoro mentale, mi sono rinforzato sotto quest’ambito. Sono pronto e non ho più dolore ora”. Milik parla anche della squadra da affrontare e del girone: “Affrontiamo in un solo gruppo i campioni di Ucraina e Olanda e una squadra inglese tra le più forti. In questa Champions è importante ogni partita: ci prepareremo al massimo per tutte le partite, domani affrontiamo una squadra molto forte con giocatori importanti. Faremo il nostro gioco e vi assicuro che cercheremo di vincere”.

Hamsik, il mercato e…Agnelli

Sarri parte subito polemico: “Il silenzio stampa l’ha voluto la società, non io: come dipendente mi sono adeguato. Callejon-Milik-Mertens domani è una possibilità come le altre, come anche quella di vedere in panchina Insigne ma adesso non lo so ancora. Raiola? Non so nemmeno quello che abbia detto con esattezza. Se devo andare via mi deve trovare lui la squadra! Ma onestamente è l’ultima cosa a cui penso, abbiamo una stagione piena di partite affascinanti”.  Il tecnico parla bene dello Shakthar: “La squadra è poco conosciuta in Italia ma è molto forte, fa la partita e ha giocatori offensivi molto tecnici e ci creerà delle grandissime difficoltà e che ci costringerà a difendere bassi. Chiaramente però ci concederanno degli spazi e li dovremo sfruttare”. Il girone ovviamente dipende molto dalla prima gara: “Questa partita è condizionante oltre che importantissima, in un girone forte e sicuramente non semplice”. Dopo Bologna si è forse visto un salto di qualità rappresentato dal vincere le partite sporche, ma forse la squadra soffre un po’ di più: “Non penso sia una questione di adattamento così come non credo che abbiamo fatto un salto di qualità perché a me piace giocare bene per tutta la partita. Credo che rispetto all’anno scorso abbiamo avuto più solidità difensiva nei momenti di sofferenza, poi con le nostre qualità offensive ovviamente possiamo fare risultare. Il nostro obiettivo però dev’essere quello di prendere in mano la partita e non sono molto soddisfatto di quello che ho visto contro Atalanta e Bologna perché le abbiamo messe a posto ma, se continuiamo così, prima o poi ci lasceremo le penne“. Il tecnico lancia anche una pesante invettiva contro il mercato: “Quando dicevo che tenere il mercato aperto fino al 31 agosto è una follia mi prendevano per scemo, ora lo dice Agnelli e va tutto bene…“.
Infine, Sarri spiega su Hamsik: “Il capitano è insostituibile, ha delle caratteristiche che non ha nessun altro compagno. Questo è il motivo per cui esce tutte le partite, perché è l’unico modo per averlo sempre a disposizione. Quando un fuoriclasse come lui ha un momento poco brillante io lo faccio giocare ancora di più, perché poi vorrò da lui il 101% delle sue possibilità”.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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