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Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa analizzando la sfida molto delicata contro l’ostico Torino. Sui granata ha detto: “Mi aspetto una gara difficilissima perché veniamo da una partita fatta bene nella quale non abbiamo vinto. Sono stati due punti persi, troveremo davanti una squadra vogliosa di farci male e che lo scorso anno ci ha battuto 3-1. Sarà complicatissima, hanno 13 punti e non sono molto distanti da noi. Hanno perso solo una volta in campionato”. In merito all’euforia per il risultato in Champions l’allenatore ha dichiarato: “”Devo convincere più l’ambiente che i giocatori. Dobbiamo capire che ogni gara è differente, questa partita è la più difficile. Dal punto di vista mentale l’ho già detto ai ragazzi, bisognerà approcciarla al meglio. I viaggi potranno renderci un po’ sporchi in avvio, dovremo rimanere in partita”. Sorprendentemente, spunta anche una domanda sullo scudetto: “”Io non voglio dire niente, lottare per niente. Mi interessa vedere questa mentalità, queste prestazioni. Tre giorni fa non eravamo buoni per nulla. Io devo mantenere l’equilibrio, che non significa arrendersi. C’è grande consapevolezza, bisogna lavorare sotto traccia, cercando di dare fastidio a tutti. Per farlo, bisogna vincere con il Torino”. Di Francesco ha anche parlato della situazione a centrocampo, in particolare di De Rossi e Gonalons: “”Sicuramente ci sono differenti caratteristiche: Maxime ha una gamba differente, Daniele è più preparato tatticamente a questo campionato. Io ho sempre detto di volere due titolari per ruolo e li ho, si alterneranno in base alle partite. Ritenevo opportuno far giocare Gonalons a Londra, lo avevo visto benissimo in queste due settimane. Quando si è in mezzo al campo l’errore è dietro l’angolo, non esiste il giocatore che non sbaglia mai. Col Qarabag aveva sofferto. A tal proposito, il risultato tra gli azeri e l’Atletico Madrid forse rivaluta un po’ il nostro successo”. Infine una battuta su Dzeko: “Edin sa giocare con la squadra, è più tecnico. L’aspetto che fa la differenza è quello di squadra, se devo paragonarlo per caratteristiche, senza offendere nessuno, mi ricorda van Basten, con le dovute proporzioni. Spero possa diventare vincente come lui”.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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