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Calciatori, attori, magistrati e politici tutti uniti per dire no al femminicidio e alla violenza di genere: è stato questo il senso e l’obiettivo della partita organizzata dal Dipartimento per le Pari Opportunità e tenutasi stamattina al Centro Sportivo Longarina – Totti Soccer School, situato a Ostia Antica. Un evento calcistico “per i diritti” e per ricordare Sara di Pietrantonio, la studentessa ventiduenne romana uccisa la notte del 29 maggio del 2016 dall’ex compagno. Presenti la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari
Opportunità Maria Elena Boschi, la signora Concetta Raccuia, mamma di Sara, Angelo Peruzzi, dirigente della Lazio, e Simone Perrotta, dirigente dell’associazione italiana calciatori. In campo si sono sfidati attori e magistrati.

NO AL FEMMINICIDIO, LA PARTECIPAZIONE DEGLI STUDENTI

Il grande protagonista è stato però Francesco Totti, il padrone di casa, che ha dato il via alla partita. Queste le sue parole:
“Bisogna aiutare le donne come gli uomini, siamo tutti uguali e dobbiamo andare tutti dalla stessa parte. Noi daremo il massimo affinché le cose cambino. La vita è una e bisogna godersela fino in fondo. L’augurio è che da oggi si possa cambiare. Il mio appello è un appello sentito per riuscire a cambiare la mentalità di queste persone”. L’ex capitano della Roma è stato acclamato e salutato festosamente dagli studenti presenti sugli spalti. Ma sono stati proprio gli studenti a partecipare in maniera attiva all’evento. Alcuni di loro infatti hanno portato in campo uno striscione con scritto “Siamo tutti Sara”. Partecipato anche il momento dell’Inno di Mameli, eseguito dall’Istituto di via Mar Rosso di Ostia e dall’Istituto Petrassi di Roma con il coro delle mani bianche.Tra il primo e il secondo tempo sono state inoltre lette delle poesie, che poi sono state consegnate alla mamma di Sara. Insomma un partita di calcio dai molteplici significati, perché, come ha ben detto Perrotta, “Nel calcio tutto parte dal rispetto e questo deve essere trasferito nella vita di tutti i giorni“.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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