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Stasera il Napoli di Maurizio Sarri si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions League in casa del Feyenoord. E, per quanto il passaggio del turno sia legato anche al risultato dello Shakthar, che ospiterà un Manchester City già qualificato, la trasferta in terra olandese nasconde numerose insidie.  Insomma, i zero punti in classifica nel girone non devono far pensare che tutto sia una pura formalità. E questo sopratutto perché il club di Rotterdam è da tempo una vera e propria fucina di talenti. La mente va a Stefan De Vrij, ora pilastro della Lazio e della Nazionale olandese. Ora però a spiccare è soprattutto il talento di Tonny Vilhena.

VILHENA, DA GIOIELLO GREZZO A SIMBOLO

Il centrocampista del Feyenoord, di nazionalità olandese ma di origini angolane, nel 2012 è stato inserito nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 stilata da Don Balón. Vilhena è uno dei tanti gioielli forgiati calcisticamente a Rotterdam ed è stato uno dei grandi protagonisti dello scudetto della passata stagione, un titolo che mancava dal 1999. Sembra passata una vita dal giorno del suo esordio in prima squadra. Era il 22 gennaio del 2012 e la carta d’identità recitava 17 anni e 19 giorni. Un talento che può esser definito precoce, ma che non riusciva a esplodere definitivamente. Panchina, cambi di ruolo, crisi e anche qualche fischio. L’avventura al Feyenoord pareva davvero essere al capolinea. La svolta è giunta con l’arrivo in panchina di Giovani Van Bronckhorst. Vilhena ha pian piano trovato il suo spazio, conquistando una piazza che su di lui oramai partiva fin troppo prevenuta. Da gioiello grezzo a simbolo: è stata questa la sua parabola, che l’ha portato a rifiutare offerte di club importanti. Perché per fare le valigie e provare nuove esperienze c’è comunque sempre tempo.

VILHENA, PROTOTIPO DEL CENTROCAMPISTA MODERNO

Nato trequartista, Vilhena si è con il tempo trasformato in un interno di centrocampo. Fisicità, resistenza fisica, visione di gioco e lanci in profondità: sono queste le sue principali caratteristiche. Ma Tonny è anche bravo nei tackle, negli inserimenti e nelle verticalizzazioni. Insomma, un centrocampista completo e moderno. Un tuttocampista, se si volesse coniare una parole perfetta per lui e per le sue capacità. A 22 anni, e dopo ben 14 anni con la maglia del Feyenoord, sembra essere pronto per il grande salto. Lui però si sente indissolubilmente legato al club di Rotterdam. Nel futuro non v’è certezza. L’unica cosa certa per ora è che la qualificazione del Napoli passa, in un certo senso, anche dai suoi piedi. I tifosi azzurri sperano che per una notte questi non siano così magici e fatati.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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