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La fine del grande idillio fra l’Arsenal di Arsène Wenger e un simbolo della storia recente dei Gunners come Theo Walcott si è concretizzato. L’ala ventottenne si è trasferita ufficialmente all’Everton di Sam Allardyce. Insieme a lui a Liverpool arriverà dalla Turchia anche l’attaccante turco Cenck Tosun dal Besiktas. Il veloce e sfortunato esterno inglese – 14 infortuni in più di 12 stagioni – è passato alla corte dei Toffees per venticinque milioni di sterline: la probabile partenza di Walcott dai Gunners era una notizia che circolava insistentemente da qualche settimana. Termina così una delle più belle storie d’amore del calcio inglese, in un gennaio particolarmente amaro per l’Arsenal, attualmente fuori da un posto in Champions League ed eliminato dall’FA Cup, titolo vinto nella scorsa stagione. In dodici anni di Arsenal Walcott ha vinto 3 FA Cup e 3 Community Shield, eppure la sua carriera nota per l’onnipresenza nei Gunners era iniziata in un altro club. Wenger infatti decise di acquistare l’ala inglese dal Southampton, club in cui era cresciuto e con cui aveva esordito in Championship il 7 agosto del 2005 salvo poi trasferirsi a Londra a gennaio. All’Emirates Stadium Walcott ha raggiunto quota 397 presenze e segnato 108 gol, non riuscendo mai, come molti suoi importanti compagni di squadra (Fabregas, Sanchez, Van Persie) a vincere la Premier League che Vieira ed Henry avevano invece alzato nel 2004. All’Everton Walcott emigra in una squadra dalla condizione decisamente migliore del precedente inizio di stagione con Koeman, e a questo proposito, sembra che la cura Allardyce abbia giovato all’ambiente. L’oramai ex Arsenal troverà tanti avversari di vecchie battaglie fra cui spiccano i nomi di Rooney e Lennon, affrontati rispettivamente nei big match contro il Manchester United e nei derby contro il Tottenham. Dal passato al presente, uno ad uno i pezzi di storia di Wenger stanno abbandonando la sua nave.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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