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Pino D’Angiò è un cantante geniale e versatile, che ha raggiunto l’apice della sua carriera negli anni ’80. Anni di silenzio hanno caratterizzato la sua carriera. Che fine ha fatto?

Pino D’Angiò, il celebre cantante di Ma Quale Idea, si gode una meritata rinascita. Il pubblico è tornato ai suoi concerti e i ragazzi lo hanno scoperto. Ecco cosa sappiamo della sua vita tra musica e malattia.

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Chi è Pino D’Angiò

Pino D’Angiò è il nome d’arte di Giuseppe Chierchia, nato a Pompei il 14 agosto 1952. Figlio di un ingegnere e un’insegnante, è cresciuto negli Stati Uniti per degli impegni lavorativi del padre. Un’esperienza di vita che ha di certo avuto un impatto sulla sua formazione musicale. Tornato in Italia decide di iscriversi a Medicina a Siena e per mantenersi si esibisce nei locali.

L’esordio avviene nel 1979 con il brano È libero, scusi? La svolta arriva però alcuni anni dopo con uno dei primi pezzi rap del nostro Paese: Ma quale idea. Una hit vera e propria, in grado di vendere più di due milioni e mezzo di copie in Italia e più di 12 milioni nel mondo. Un brano rilanciato in seguito dai Flaminio Maphia.

In questa fase della sua vita tutto cambia per il meglio. Viene premiato come miglior paroliere italiano e trova spazio nelle classifiche di 22 differenti Paesi. In Spagna lo premiano come miglior cantante straniero. Mette inoltre all’opera il proprio talento per altri artisti e dal 1980 al 2009 è uno dei principali autori della scena italiana. Ha lavorato anche con artisti del calibro di Mina.

Ha inoltre recitato a teatro e in alcuni film, doppiando inoltre alcune pellicole di Woody Allen. Cos’è successo dal 2010 in poi?

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Che fine ha fatto Pino D’Angiò

Negli ultimi anni, ha spiegato al Corriere del Mezzogiorno, Pino D’Angiò è stato molto impegnato come Giuseppe Chierchia, il suo vero nome. Ha dovuto però superare numerosi problemi di salute che hanno messo in pericolo la sua vita più volte.

Nel 2019 ha pubblicato King of Funk – Pino D’Angiò 2023 e si è cimentato in nuovi spettacoli live che hanno di certo sollevato il suo morale. Si è detto sorpreso dall’età degli spettatori: “Mi aspettavo dei nostalgici degli anni ’80 e invece sono tutti ragazzini. Una al termine di un concerto mi ha chiesto di diventare suo nonno. Qualcosa di bellissimo”.

Pino D’Angiò malattia e vita privata

Ad affiancarlo in tutte queste battaglie c’è stata la sua famiglia. È infatti sposato e ha un figlio, Francesco, nato nel 1991, che porta il nome di suo nonno. Negli ultimi anni a fermarlo, o quantomeno rallentarlo, è stato il cancro. Pino D’Angiò ha spiegato d’aver superato sei operazioni alla gola, due tumori polmonari, una trombosi agli arti inferiori, un infarto, un arresto cardiaco e un sarcoma.

Non vuol sentir parlare di miracoli, così come di lotta al tumore: “Contro queste malattie non si lotta. Si sta zitti e si aspetta”. Ci si chiede, dunque, come faccia oggi a cantare dopo tanti interventi. La sua risposta è semplice e spiazzante: “Canto senza corde vocali. Credo d’essere l’unico al mondo. Mi sono ricostruito una tonalità in linea con quella precedente, ma più bassa”.

Non intende in alcun modo rallentare, soprattutto ora che si è lasciato alle spalle tante sofferenze. I medici gli avevano dato sei mesi di vita e dopo tre, invece, era sorprendentemente guarito. “La mia vita è sul filo del rasoio. Non so quanto ancora andrò avanti. Vivo grazie a sette stent e un peacemaker ma non posso fermarmi. La vita, anche quando drammatica, è troppo bella e unica per non essere vissuta”.

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Ma Quale Idea testo

L’ho beccata in discoteca
Con lo sguardo da serpente
Io mi sono avvicinato
Lei già non capiva niente
L’ho guardata, m’ha guardato
E mi sono scatenato
Fred Astaire al mio confronto
Era statico e imbranato

Le ho sparato un baccio in bocca
Uno di quelli che schiocca
Sulla pista indiavolata
Lì per lì l’ho strapazzata
L’ho lanciata riafferrata
Senza fiato l’ho lasciata
Tra le braccia mi è cascata
Era cotta innamorata
Per i fianchi l’ho bloccata
E ne ho fatto marmellata

Oh, yeah
Si dice così, no?
E poi, e poi

Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è

Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è

M’è venuta una pensata
Nella tana l’ho portata
Le ho versato un’aranciata
Lei si è fatta una risata
Al mio whisky s’è aggrappata
Cinque litri si è scolata
Mi sembrava bell’andata
M’ha baciato, l’ho baciata
Ad un tratto l’ho agganciata
Dalle braccia m’è sgusciata

M’ha guardato, l’ho guardata
L’ho bloccata accarezzata
Sul visino suo di fata
Ma sembrava una patata
L’ho acchiappata, l’ho frullata
E ne ho fatto una frittata

Oh, yeah
Si dice così, no?
E poi

Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è

Balla
Dai, balla
B-b-b-balla
Mhm, così, così
Dai, balla
Dai, balla
B-b-b-balla
Mhm, così, così
He! Ho!
Balla

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Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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