Laura Pausini fa ritorno sul palco dell’Ariston. Nuovamente ospite d’onore del Festival di Sanremo, scopriamo chi è il marito e la figlia dell’artista
Ad accompagnare la celebre cantante ci sarà senza dubbio il compagno Paolo Carta. Scopriamo qualcosa in più su di lui. Una splendida storia d’amore, la loro, coronata dalla nascita della figlia Paola.
Laura Pausini, chi è il marito
Nel 1995 ha avuto inizio la grande avventura di Laura Pausini, che si è lasciata alle spalle la sua città natale. Lo ha fatto al fianco di Alfredo Cerruti Jr., suo produttore e agente. Si è trasferita a Milano con quest’ultimo, con il quale ha avuto una lunga relazione dal 1993 al 2001. Tra il 2002 e il 2004 è stata in una relazione con il suo nuovo agente, Gabriele Parisi. Dal 2005 in poi ha trovato l’amore in Paolo Carta, noto produttore artistico e talentuoso chitarrista.
In passato l’uomo è stato sposato con Rebecca Galli, dalla quale ha avuto tre figli, Jader, Joseph e Jacopo. Ha avuto una figlia anche da Laura Pausini, Paola, dovendo anche fronteggiare alcune dure critiche da parte della sua ex che ha attaccato Paolo Carta e la stessa cantante. Per la donna l’artista si è presa un uomo sposato perché a lei vengono aperte tutte le strade più semplici. Inoltre ha accusato Paolo Carta di non avere il tempo di seguire i figli ma di avere avuto invece il tempo di fare una figlia con Laura Pausini.
Laura Pausini e Paolo Carta, la storia
Laura Pausini ha raccontato di come il suo Paolo Carta sia stato il primo uomo a dirle che è bella: “Non me lo aveva mai detto nessuno prima”. L’artista ha spiegato che fisicamente si sentiva soltanto tollerata. C’era sempre qualcosa che dovevo farsi perdonare. La scintilla tra loro è scattata a Parigi nel 2005. In quell’anno ebbe inizio la loro collaborazione e da quel concerto in poi non si sono più separati.
La coppia è più unita che mai, come dimostra il post romantico che la Pausini gli ha dedicato per il loro 13esimo anniversario. La cantante ha voluto mostrare anche sui social il suo amore per Paolo perché “13 anni sono pochi se penso a quante volte ancora sono pronta a dirti Ti Amo”.
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