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Comprendere fino in fondo una figura come quella di Kanye West è una vera e propria impresa. Così tante le sfaccettature dell’uomo e dell’artista da rischiare di perdersi nel corso della narrazione. Numerose le evoluzioni, private e artistiche, le polemiche, gli episodi, le grandiose proposte musicali. Per tentare di effettuare un lavoro completo occorrerebbe un’impresa mastodontica ed è proprio il caso di Jeen-Yuhs. Il documentario Netflix è stato infatti girato in oltre 20 anni.

Appuntamento imperdibile per tutti i fan di Kanye West e, in generale, per i fan della musica. L’impronta dell’artista sulla scena internazionale è a dir poco innegabile Nessuno dovrebbe lasciar scorrere nella home di Netflix Jeen-Yuhs e ignorarlo. Questa docu-serie farà parlare di sé.

Jeen-Yuhs, la vita di Kanye West

Che lo si apprezzi o meno, è impossibile oggi dire di non conoscere Kanye West. Occorre essere del tutto disconnessi dal mondo della musica. C’è chi ne ha seguito l’evoluzione fin dagli esordi e chi lo ha scoperto strada facendo. C’è invece chi è un fan o un conoscitore dell’ultima ora del celebre artista. Jeen-Yuhs: A Kanye Trilogy è dedicato a tutti e promette sorprese a chiunque, anche ai fan della prima ora.

Si tratta, oggi, di uno degli artisti più influenti al mondo. Ha venduto più di 160 milioni di dischi, ottenendo 22 Grammy Awards e rendendosi protagonista di numerosi episodi ormai indelebili nella memoria di tutti noi. Come dimenticare, ad esempio, la sua infruttuosa candidatura a Presidente degli Stati Uniti d’America?

La sua docu-serie è un progetto davvero immane, risultato di più di 20 anni di riprese. Va da sé che Netflix abbia deciso di dividere il tutto in tre parti. Alle spalle del titolo vi è un duo molto noto nel mondo dei videoclip: Coodie & Chike.

Kanye West è nato ad Atlanta, in Georgia, l’8 giugno 1977. É cresciuto a Chicago e ha mosso i primi passi nel mondo della musica come produttore. Intende però diventare un solista e deve fare i conti con molte porte chiuse. Riesce però a ottenere il suo disco d’esordio, dando inizio alla leggenda.

Il successo è quasi immediato e i riflettori lo accolgono a braccia aperte, considerando anche la sua grande capacità di dare scandalo. Le sue dichiarazioni fanno discutere e Kanye West, che oggi si fa chiamare Ye, non si è mai tirato indietro su qualsiasi tema, dalla politica al razzismo, dalla fede alla schiavitù. Se possibile, la seconda fase della sua carriera lo ha visto raggiungere un livello di fama ancora maggiore. Sposatosi con Kim Karsashian nel 2014 (i due hanno divorziato nel 2021), si è trasformato in un fashion designer, senza però dire addio alla musica.

Le riprese del documentario sulla sua vita sono iniziate nel 1998. Al tempo Kanye West era un produttore emergente ma sapeva già quale sarebbe stata la sua strada. Ha così iniziato la narrazione di un mito che, al tempo, era soltanto nella sua mente. Tre parti in totale, della durata di circa 90 minuti l’una. Un prodotto che Netflix giudica adatto a un pubblico di almeno 14 anni.

Jeen-Yuhs significato del titolo

Il nuovo nome di Kanye West è Ye, legalmente parlando, e deriva da Jesus. L’artista è ben noto per avere un’elevata considerazione di sé. Viene però naturale chiedersi cosa voglia dire Jeen-Yuhs, titolo del suo documentario Netflix. Basta leggere tutto insieme per rendersi conto di cosa voglia dire. Non sono due nomi, bensì un unico termine (slang): geenius (genio).

Jeen-Yuhs parte 1, streaming

La docu-serie su Kanye West, Jeen-Yuhs, è un’esclusiva Netflix. Un lavoro dalle dimensioni assurde, considerando il gran numero di girato, che fa il proprio esordio sulla piattaforma streaming mercoledì 16 febbraio 2022. In questa data sarà però disponibile soltanto la prima parte (di tre). Le altre due saranno disponibili con cadenza settimanale. Come sempre appuntamento fissato per le 9 di mattina, per chiunque voglia essere tra i primi ad apprezzare la docu-serie. Non servirà far altro che accedere al proprio account Netflix, visibile da smartphone, tablet, computer, console e Smart TV.

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Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro