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Promemoria è il titolo della poesia contro la guerra di Gianni Rodari letta questa sera al programma di Rai1 Il Cantante Mascherato. Ecco il testo e la spiegazione.

Si parla della guerra in Ucraina anche a Il Cantante Mascherato, lo show di Rai1 in cui questa sera, venerdì 4 marzo, la maestra di ballo ucraina Anastasia Kuzmina leggerà una celebre poesia pacifista di un noto autore italiano, Gianni Rodari.

Promemoria, questo il titolo del componimento, è un breve ma significativo brano dell’autore omegnese, grande pedagogo e scrittore simbolo della letteratura per ragazzi italiana, la cui vita è stata segnata, negli anni giovanili, proprio dal conflitto bellico.

Promemoria: il testo della poesia di Rodari

Ecco il testo della poesia letta a Il Cantante Mascherato:

Ci sono cose da fare ogni giorno:
lavarsi, studiare, giocare,
preparare la tavola
a mezzogiorno.
Ci sono cose da fare di notte:
chiudere gli occhi, dormire,
avere sogni da sognare,
orecchie per non sentire.
Ci sono cose da non fare mai,
né di giorno, né di notte,
né per mare, né per terra:
per esempio, la guerra.

Promemoria: storia e significato della poesia

Si tratta ovviamente di una poesia molto semplice e intuitiva: Gianni Rodari la scrisse, ovviamente, per un pubblico giovanissimo, per trasmettere ai bambini il suo totale rifiuto della guerra. Un’esperienza che aveva vissuto in prima persona: inizialmente esentato dal servizio militare durante la Seconda Guerra Mondiale per motivi di salute, lo scrittore venne poi forzatamente arruolato nelle truppe della Repubblica di Salò dopo l’8 settembre 1943. Di solide convinzioni antifasciste, Rodari disertò e si unì ai partigiani, con cui combatté fino al 25 aprile 1945. Inoltre, rimase profondamente traumatizzato dalle notizie della morte di due cari amici, uccisi nel corso del conflitto, e da quella dell’internamento del fratello in un campo di concentramento nazista.

Le difficili esperienza della vita di Rodari si riflettono bene nel testo di Promemoria, ma anche in altre sue opere, in cui il pacifismo è un tema ricorrente. Questa poesia è, appunto, un breve promemoria, che ricorda ai lettori quali cose si fanno di giorno, quali di notte e, in ultimo, quali non devono essere mai fatte; tra queste, ovviamente, c’è la guerra.

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