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Cocaine, scopriamo il significato e il testo della canzone di Fabri Fibra, realizzata in featuring con Gué e Salmo.

Tre dei rapper più grandi della scena italiana uniscono le forze e danno vita a Cocaine, uno dei brani contenuti in Caos, il nuovo album di Fabri Fibra. Scopriamo il significato e il testo del brano che vede la presenza anche di Gué e Salmo.

Cocaine: il significato della canzone di Fabri Fibra

Uno dei brani più attesi dell’album, considerando il livello dei featuring. Fibra ha raccontato di aver scritto prima il ritornello della canzone, coinvolgendo poi Gué e Salmo con le loro strofe. Un brano che celebra il rap con tutta la sua potenza, capace di stravolgere il politicamente corretto e ogni convenzione sociale fittizia.

Cocaine: il testo della canzone di Fabri Fibra

Ah

Butto un po’ di cocaine nel game
Sulla base far west, frate’, John Wayne
Parli male, poco male, non so chi sei, chi sei
Quando rappavamo in sei
Non c’era tutto questo stress
Parlare di droga e di sesso
Volevo spingermi all’eccesso
Politicamente scorretto

Yes, yes, yo

Nemico dello Stato, rap italiano adulto e vaccinato
Non mi interessa il calcio, frate’, non vado allo stadio
Scrivo queste bombe a mano, faccio esplodere il palazzo
Odio il Vaticano, ti prego, Dio, dammi una mano
Anzi, dammi un palco, è tempo di riscatto
Tutta la merda che ho ingoiato е le sostanze che mi sono fatto
Quanto succеsso devo fare per sentirmi amato?
Tanto lo so che poi alla fine rimango fregato

Butto un po’ di cocaine nel game
Sulla base far west, frate’, John Wayne
Parli male, poco male, non so chi sei, chi sei
Quando rappavamo in sei
Non c’era tutto questo stress
Parlare di droga e di sesso
Volevo spingermi all’eccesso
Politicamente scorretto (Yeah)
Yes, yes, yo (G-U-È)

Sfondo il cancello, entro in azione
Fanculo la cultura della cancellazione
Vogliono fottere col mio cervello come Freud (È vero)
Impedirmi di far soldi come Floyd
Tu mandi l’arresto o mollami col testo (Ah, ah) o esplodo come Tetsuo
Ho la cassa di tiesto nel teschio (Yeah)
La mia delivery (Seh) non deve morire come Misery (Mai)
Non so se siamo liberi

Butto un po’ di cocaine nel game
Sulla base far west, frate’, John Wayne
Parli male, poco male, non so chi sei, chi sei
Quando rappavamo in sei
Non c’era tutto questo stress
Parlare di droga e di sesso
Volevo spingermi all’eccesso
Politicamente scorretto
Yes, yes, yo (Ah)

Quadri per i ciechi (Ah), bambini per i preti (Ah)
Siamo poesie per analfabeti
Sputo veleno come parenti stretti, tu porta i paradenti
Che qui la vita è un pugno in bocca, Facchinetti (Pew, pew)
Muoio giorno per giorno (Bu), vivo notte per notte (Ah)
Tocco le note, fra’, diventano un miracolo
Se non c’è un torna conto (Bu), fottute banconote (Ah)
Chi se ne fotte lancia il cuore oltre l’ostacolo

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Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda