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Arriva in Italia Servant of the People, la serie che ha reso famoso Volodymyr Zelensky e che poi, come il protagonista, è stato eletto Presidente dell’Ucraina. Ma qual è la vera storia di questa elezione?

A partire da questa sera alle 21.15, La7 trasmetterà Servant of the People, la popolare serie tv ucraina del 2015 che ha lanciato la carriera del comico Volodymyr Zelensky, oggi Presidente del suo paese in piena guerra con la Russia.

In molti hanno notato, già negli anni scorsi, la curiosa similitudine tra la trama della serie e la successiva carriera politica di Zelensky, per cui proviamo a fare un po’ di chiarezza su come sono andate le cose esattamente.

Servant of the People: la vera storia dell’elezioni di Zelensky a Presidente dell’Ucraina

Prima di Servant of the People, che è uscita in tv in Ucraina nel 2015, Volodymyr Zelensky era un piccolo attore comico ucraino che aveva recitato in alcuni film locali e scritto alcune sceneggiature. Nel 2014, un anno prima che uscisse la serie che lo ha poi reso famoso, aveva dato la voce del protagonista in lingua ucraina del film per famiglie Paddington.

Il successo del suo nuovo ruolo è stato però tale che Zelensky è divenuto veramente molto famoso a livello nazionale: nel 2016 ha preso parte come concorrente all’edizione ucraina di Ballando con le stelle, e due anni dopo ha diretto e interpretato il suo primo film, Ja, ty, vin, vona. Servant of the People è poi andata avanti fino al 2019, per tre stagioni e 51 episodi totali.

In contemporanea, l’attoresi è gettato in politica, cavalcando esplicitamente il suo successo televisivo. Nel 2018 ha dato vita a un partito chiamato Sluha Narodu, che in ucraino significa proprio “Servitore del Popolo” (il titolo della serie, appunto), annunciando poi la sua candidatura alle presidenziali del 2019. La collocazione politica del partito non è molto diversa da quella del suo protagonista in tv: Zelensky si è presentato come un baluardo della lotto alla corruzione e all’influenza degli oligarchi vicini alla Russia, proponendo quindi una politica economicamente liberale ed europeista.

Durante le elezioni tenutesi il 31 marzo 2019, il partito di Zelensky ha ottenuto il 30% dei voti (5,7 milioni), classificandosi come primo partito con quasi il doppio dei voti del rivale Petro Poroshenko, e andando poi a confermare la vittoria al ballottaggio del 21 aprile, dove ha conquistato in tutto 13,5 milioni di voti (73%), venendo eletto Presidente dell’Ucraina.

Le differenze tra la sua ascesa politica e quella del suo personaggio Vasily Petrovyc Goloborodko sono abbastanza evidenti: questi è un giovane insegnante di storia in un liceo, mentre Zelensky è un attore comico televisivo. Inoltre, se il personaggio fittizio diventa Presidente suo malgrado, grazie a una campagna inventata quasi per gioco dai suoi studenti, Zelensky ha portato avanti un progetto politico chiaramente consapevole.

Servant of the People, i possibili riferimenti

La storia della serie tv e la successiva affermazione elettorale dell’attuale Presidente ucraino ricordano altre opere cinematografiche e televisive occidentali. La prima è chiaramente il film statunitense del 2006 L’uomo dell’anno, con Robin Williams, in cui un popolare comico tv arriva a creare un partito politico e presentarsi alle elezioni, vincendole contro ogni pronostico. L’elezioni viene però invalidata quando si scopre che il voto è stato manomesso dal software per il conteggio delle schede, e il protagonista si sente quasi sollevato.

Poi c’è la commedia italiana del 2013 Benvenuto Presidente!, con Claudio Bisio, che interpreta un comunissimo uomo di un paesino montano del Nord Italia che, a causa di un malinteso, viene eletto Presidente della Repubblica. I parlamentari scrivono infatti sulle schede “Giuseppe Garibaldi” per far annullare il voto, ma successivamente si scopre che in Italia esiste appunto un’unica persona con quel nome e i requisiti di legge per essere eletto Presidente.

Molto meno simpatico e benaugurante è l’episodio della serie tv britannica del 2013 Black Mirror, intitolato Vota Waldo!. Waldo è un celebre pupazzo televisivo animato in digitale dal comico Jamie Slater, che attraverso la sua feroce e scorretta satira politica diventa molto famoso e si candida alle elezioni. Slater cerca allora di fermare la cosa, ma il suo produttore lo estromette dal progetto e prende il controllo di Waldo, conducendo una campagna furiosamente populista, ma arrivando solo secondo: a quel punto, Waldo invita i suoi elettori alla rivolta contro i risultati, precipitando il paese nella guerra civile.

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Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno