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Scoprire il finale di Benvenuti a Eden, nuova serie TV spagnola di Netflix che tenta di colmare il vuoto de La Casa di Carta.

Un gruppo di ragazzi tormentati da problemi personali molto gravi si ritrovano su un’isola deserta. Vengono spinti qui da un misterioso messaggio che chiede loro se siano davvero felici. Si ritrovano a vivere una notte incredibile. Pura felicità arricchita da numerosi eccessi. Il giorno dopo, però, avrà inizio per loro un incubo.

Benvenuti a Eden trailer

Benvenuti a Eden come finisce

Il finale di Benvenuti a Eden regala al pubblico numerosi colpi di scena. Tutto è pronto sull’isola per il festival che avrà come obiettivo l’arrivo di nuovi adepti della “setta” di Astrid ed Erik. Zoa, Ibon e Charly hanno però organizzato un piano di fuga. Ad aiutarli vi sono dei ragazzi che da molto tempo ormai vivono sull’isola.

Dovranno nascondersi sulla barca che sta portando i nuovi prescelti, nella speranza di poter tornare alle proprie vite. Le cose non vanno però come da programma. Charly riesce a prendere la bombola d’ossigeno e nuotare fino alla barca. Zoa invece viene scoperta da Ulises, che prova a fermarla ma viene poi ucciso da Ibon, che lo annega. Inizia così una corsa contro il tempo. La ragazza deve nuotare più veloce che può.

Africa è invece alla ricerca di Erik, che è stato però accoltellato da una figura misteriosa. Si è rifugiato in un’area segreta dell’isola, dove c’è un bambino prodigio di nome Isaac. Africa trova il modo di entrare nella casa di Astrid ed Erik, scoprendo un passaggio segreto. Da qui riuscirà a mandare un segnale al mondo esterno, restando però bloccata in questo abitacolo.

Nell’ultima scena della prima stagione di Benvenuti a Eden vediamo Zoa a un passo dalla salvezza. Volge lo sguardo e vede sua sorella che sta per approdare sull’isola di Eden. La giovane si è finta un’altra persona per essere adescata dalla setta e andare alla ricerca della sorella maggiore. Zoa non può lasciarla. Resta così bloccata in acqua, indecisa tra la salvezza e il ritorno all’inferno.

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro