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Mare di guai è la canzone di Ariete al Festival di Sanremo 2023: testo e significato del brano che vede tra gli autori anche Calcutta

C’è anche Calcutta tra gli autori di Mare di guai canzone che Ariete, 20 anni, porta a Sanremo 2023 e ha la produzione di Dardust. Si tratta di una ballad dedicata ad una donna e rappresenta il debutto dell’artista sul palco del Teatro Ariston. Il significato del testo di Mare di guai è abbastanza chiaro: la cantante parla di una relazione ormai conclusa con la malinconia che spesso ha mostrato nelle sue canzoni e che tanto ha attirato i giovani. Per scrivere questo brano, Arianna del Ghiaccio, vero nome della cantante, ha avuto il supporto di Calcutta che è riuscito ad immortalare ciò che Ariete vuole esprimere attraverso dettagli tipici della quotidianità di una coppia. Nel testo infatti si citano “una torre di piatti che aspetta in cucina” e “una foto di te sotto il cuscino”. L’artista ha raccontato in numerose interviste che in realtà Mare di guai non è stata scelta immediatamente come canzone da proporre al Festival di Sanremo 2023, infatti per lei c’era un altro brano che le sembrava decisamente più adatto e idoneo alla kermesse musicale. A fare la differenza è stato proprio Calcutta, per questo Ariete ha scelto questo brano perché l’autore di Oroscopo è uno dei suoi artisti preferiti insieme a Dardust che produce la canzone. Mare di Guai è nato a luglio ma era stato poi messo da parte per dare spazio ad altri testi e canzoni da sviluppare solo in seguito a distanza di mesi c’è stata una riscoperta da parte della stessa cantante che pian piano si è convinta. Per farlo ha pensato di riascoltare la traccia registrata più volte però in silenzio e con le tapparelle abbassate, un modo per immedesimarsi e immaginarsi sul palco dell’Ariston. In questo modo ha capito che Mare di guai era la canzone adatta per Sanremo 2023.

Mare di guai testo canzone Ariete Sanremo 2023

Tu, tu eri più bella di me
E adesso che il letto è vuoto e la casa in silenzio ho paura a dormire
Perse, noi perse senza un perché
E c’è una torre di piatti che aspetta in cucina
E una foto di te sotto il mio cuscino
E vorrei sapere che si prova se resti
Non voglio più perderti nel chiaro di luna
Ci siamo incontrate dentro momenti pessimi
Tutto ciò che amo mi fa sempre paura
Uniamo i respiri sento caldo la mattina
Tu buttati con me, mare di guai
Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
Sai, sai, sai prenderti gioco di me
Di quel giardino che ho dentro annaffiavi il cemento
Io ti vorrei dire (io ti vorrei dire)
Che vorrei sapere che si prova se resto
Non voglio più perderti nel chiaro di luna
Ci siamo incontrate dentro momenti pessimi
Tutto ciò che amo mi fa sempre paura
Uniamo i respiri sento caldo la mattina
Tu buttati con me, mare di guai
Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu
È lunedì
La luna sembra un po’ arrabbiata
Come mai
Stanotte non sei più tornata
Sono qui
Con la finestra spalancata
Forse ho perso, forse ho perso
Uniamo i respiri senti che caldo stamattina
Tu buttati con me, mare di guai
Non so nuotare in una vasca
Piena di squali, piena di squali
Vestiti da sera c’è il mio pezzo preferito
E buttati, che la notte è solo un giorno che riposa e ci incontriamo
Ci cerchiamo nelle strade e nei silenzi di un cielo blu

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno