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Testo e significato di Stupido la canzone di Will a Sanremo 2023: il cantante è uno dei sei artisti selezionati da Sanremo Giovani

Per il suo debutto a Sanremo 2023 Will ha scelto la canzone Stupido, un testo che racconta l’amore e di quanto ci si senta stupidi in certe circostanze al punto di fare tante sciocchezze. È questo il significato del brano che il cantante, 23 anni, spera di trasmettere a tutto il pubblico. William Busetti, questo il vero nome di Will, ha iniziato a fare musica nel 2020 e partecipare dopo soli 3 anni al Festival di Sanremo è qualcosa che lo rende orgoglioso. Per questo ha deciso di portare una canzone come Stupido con un testo e un significato nei quali in tanti si possono rispecchiare. Più volte Will ha spiegato che il brano ha un tema principale come l’amore come accezione più universale, quel sentimento che ti cambia le giornate e che ti fa provare emozioni mai provate prima. Si fanno tante cose stupide per amore ed è questo ciò che il cantante nato a Vittorio Veneto vuole raccontare nella sua canzone a Sanremo 2023. “Per me sei il mare aperto e l’odio è la corrente che ci tira giù” canta Will in Stupido, il racconto di una storia conclusa ma che ha lasciato il segno perché anche ora che dall’altra parte non c’è più lo stesso sentimento, nel testo racconta che vorrebbe ancora una volta chiamare subito perché “se non ci sei non so che fare”.

Stupido testo

La nostra storia non è andata come pensi tu
Ti mentirei se ti dicessi non ti penso più
Io in verità mi sono perso
Per me sei il mare aperto
E l’odio è una corrente che ci tira giù
Ti chiedo scusa se poi annego in una lacrima
Ma non riesco a voltare pagina
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
Ora mi chiedo che cosa farai da grande
Ormai ti vedo andare sempre più distante da me
E so che forse tu lo trovi divertente, ma non mi è rimasto niente,
Se non qualche ricordo di noi
Il tempo può andare all’indietro se vuoi
Anche se
Parole parole non bastano, siamo occasioni che passano,
Siamo dolori che canterò, so che se torni non basterò
Siamo ferite che ballano, io non sopporto chi parla no,
Siamo dolori che canterò e so che se torni non basterò
Ma a volte io mi sento stupido
Volevo tutto il pianeta stringerlo in una mano
Volevo fare il poeta, ora l’essere umano
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me
E a volte io mi sento stupido, ma ruberò le lacrime che ti porta via il vento
Lo sai come mi sento, perché so che mi senti, nel pieno della notte
Mi tremerà la voce, darò la colpa al freddo
E non tornerò
E divento pure un po’ banale
Come dirti che se non ci sei non so che fare
E poi ti chiamo subito
Ma dubito che tu voglia rispondermi
Ora che non sei più parte di me

Claudio Cafarelli

Giornalista pubblicista, laurea in Economia, fondatore di Contrataque nel 2012 e di MinutiDiRecupero nel 2020. Appassionato di SEO e ricerca di trend, ho lavorato come copywriter e content manager per agenzie italiane e straniere con particolare attenzione alla scrittura e indicizzazione di contenuti. Dopo aver coltivato una lunga esperienza nella scrittura di trasmissioni televisive e radiofoniche, lavoro per l'agenzia di marketing digitale Jezz Media come responsabile editoriale per l'Italia. Mi occupo della costruzione di piani editoriali facendo riferimento ad analisi trend e volumi di ricerca in chiave SEO e della stesura ed ottimizzazione di articoli e testi per siti web