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My name Is Loh Kiwan è un nuovo drama coreano su Netflix, girato sia nel paese asiatico che in Ungheria: qual è il motivo di questa curiosa scelta

Il film in arrivo dalla Corea del Sud godono sempre di un pubblico appassionato e in crescita in Italia, in particolare su Netflix. Proprio in questi giorni la piattaforma ha reso disponibile alla visione anche nel nostro paese My name is Loh Kiwan, un nuovo dramma coreano di oltre due ore, prodotto nel 2024 e cono protagonisti Song Joong-ki e Choi Sung-eun. Il film è stato scritto e diretto dalla regista Kim Hee-jin e si basa sul romanzo I Met Loh Kiwan, scritto dall’autrice Cho Hae-jin. Uno degli aspetti del film che hanno colpito maggiormente il pubblico di Netflix è il fatto che il dramma è prodotto tra la Corea del Sud, com’è ovvio, e l’Ungheria. Questa decisione ha a che fare con la storia che tratta, quella di un disertore della Corea del Nord, Loh Kiwan (Song Joong-ki), che riesce a scappare dal suo paese e raggiunge il Belgio per chiedere asilo politico. Il film presenta quindi un’ambientazione europea difficilmente riproducibile in Asia, e che ha richiesto di girare alcune scene nel Vecchio Continente. La decisione di andare a girare in Ungheria, invece che proprio in Belgio, è dovuta a varie ragioni, prevalentemente economiche. Girare nel paese magiaro è infatti piuttosto conveniente per le produzioni straniere, molto più che il Belgio. Lo conferma il fatto che, negli ultimi anni, diversi importanti film statunitensi ed europei sono stati girati almeno in parte a Budapest e dintorni. Solo per citarne alcuni: Dune – Parte 2, Borderlands, Rebel Moon, Midsommar, Gran Turismo e Povere creature, fino anche alle serie The Witcher e Jack Ryan

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My name Is Loh Kiwan non è l’unico drama coreano su Netflix

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Gli amanti del cinema e delle serie tv coreane sono in grande crescita anche in Italia, soprattutto tra le nuove generazioni, e Netflix si sta imponendo come uno dei principali distributori di questi prodotti. My name is Loh Kiwan non è infatti l’unico dramma coreano presente sulla piattaforma, per cui gli appassionati del genere possono esplorare in lungo e in largo questo nuovo universo. Tre suggerimenti per chi, dopo aver finito il film con Song Joong-ki, vuole dedicarsi a qualche altro prodotto della Corea del Sud. Partiamo da Avvocata Woo, una serie del 2022 molto divertente dedicata a una bizzarra avvocata, che a qualcuno potrebbe far venire in mente Ally McBeal. Poi ovviamente un classico come It’s ok not be ok, un grande successo del 2020 incentrato sul tema dell’autismo e con una messa in scena davvero toccante. Per concludere, merita la visione Crash landing on you, un dramma sentimentale storico prodotto tra i 2019 e il 2022, in cui una coppia d’innamorati rimane separata dalla divisione politica tra Corea del Sud e Corea del Nord.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.