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Steve Albini è morto ieri a 61 anni: è stato un musicista molto noto, ma soprattutto rese celebri i Nirvana, storica band grunge di Kurt Cobain.

Una terribile notizia ha sconvolto il mondo della musica mondiale, nella serata di mercoledì 9 maggio 2024. Steve Albini, mitico produttore dei Nirvana, è morto a Chicago all’età di soli 61 anni a causa di un infarto. Era una delle figure più stimate dell’industria musicale statunitense e mondiale, dove si era fatto conoscere inizialmente come chitarrista e voce Shellac, band noise fondata proprio a Chicago nel 1992.

Nato in California e cresciuto in Montana, prima di arrivare a Chicago a 18 anni per studiare giornalismo all’università, Steve Albini è diventato presto una figura di culto nel rock alternativo americano. La sua fama si deve soprattutto al lavoro come produttore a In Utero, il terzo album di studio dei Nirvana (uscito nel 1993), in cui Albini e Kurt Cobain, il leader della band, riuscirono assieme a definire il sound che avrebbe poi definito per sempre il genere grunge.

Negli anni successivi, continuò a lavorare come musicista e produttore, soprattutto nella scena indipendente, ma la sua fama e la stima nei suoi confronti superarono i confini dei generi, e il suo lavoro ha contagiato gli artisti più disparati. Oltre all’aspetto puramente musicale e artistico della sua vita, Steve Albini è stato una figura influente anche per questioni più sociali. Le sue idee progressiste e le sue critiche all’industria discografica e più in generale alla società contemporanea (spesso diffuse sul social network Twitter, oggi chiamato X) hanno contribuito a farne una figura influente e ascoltata in vari ambiti. Nel 1997, inoltre, Albini aveva fondato a Chicago lo studio di registrazione Electrical Audio, che è divenuto noto non solo per il suo illustre proprietario, ma anche per le tariffe molto basse. Una scelta, da parte di Albini, finalizzata a fare sì che la possibilità di fare musica fosse alla portata di tutti.

Steve Albini funerale

Steve Albini è morto a 61 anni a causa di un infarto, anche se al momento non ci sono informazioni più precise su quale fosse il suo stato di salute generale, dato che il produttore statunitense era comunque relativamente giovane. Non si sa ancora quando si svolgerà il funerale, ma presumibilmente sarà nei prossimi giorni, con molta probabilità già questa settimana. Le esequie di Steve Albini si svolgeranno quasi certamente a Chicago, la città in cui viveva da oltre 40 anni.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.