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Dietro ogni vicenda di cronaca si nasconde una realtà familiare spesso travolta dagli eventi. La storia di Filippo Turetta, coinvolto nel tragico caso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, non fa eccezione.

I genitori di Filippo Turetta, Elisabetta Martini e Nicola Turetta, sono una coppia di origini semplici e legate al lavoro. Per anni hanno gestito la trattoria “La Cicogna” a Torreglia, un piccolo comune in provincia di Padova. Questo locale, che Nicola aveva ereditato dal nonno, era un punto di riferimento per la comunità locale.

È proprio tra le mura della trattoria che Nicola ha incontrato Elisabetta, che lavorava come cameriera. Un amore nato nel cuore della vita quotidiana e della fatica, che ha portato i due a sposarsi e a condividere non solo la gestione del ristorante, ma anche la cura della famiglia.

Nel 2011, la coppia ha deciso di chiudere il capitolo legato alla trattoria. I ritmi intensi e il desiderio di dedicare più tempo ai figli li hanno spinti a vendere l’attività. Dopo questa scelta, Nicola ha continuato a lavorare nel settore della ristorazione, trovando impiego come cuoco in una mensa per anziani. Elisabetta, invece, ha deciso di diventare casalinga, concentrandosi sull’educazione dei figli e sulla gestione della casa.

Una famiglia normale, all’apparenza serena, che mai avrebbe potuto immaginare l’uragano che li avrebbe travolti.

Lo shock dell’arresto di Filippo

L’arresto di Filippo Turetta ha segnato un punto di rottura nella vita della famiglia. In seguito alla tragica morte di Giulia Cecchettin, i genitori si sono trovati catapultati sotto i riflettori della cronaca, costretti a fare i conti con un evento che ha sconvolto non solo la loro vita, ma anche quella della comunità.

Nicola Turetta, in una delle sue rare dichiarazioni pubbliche, ha espresso il suo sgomento: “Pensavo fosse un ragazzo perfetto, non capiamo come possa essere successa una cosa del genere”. Queste parole racchiudono il dolore e la confusione di un padre che non riesce a spiegarsi le azioni del figlio.

Nonostante il peso delle accuse e il dolore per quanto accaduto, Elisabetta e Nicola hanno cercato di mantenere una presenza costante nella vita di Filippo. Durante il processo, hanno deciso di stargli accanto, pur consapevoli della gravità delle sue azioni. Una scelta difficile, che riflette il conflitto tra l’amore per un figlio e la consapevolezza delle conseguenze dei suoi atti.

In segno di solidarietà, la coppia ha partecipato a una fiaccolata in memoria di Giulia Cecchettin, dimostrando vicinanza alla famiglia della vittima e un profondo rispetto per il dolore altrui.

Oggi, la vita di Nicola Turetta ed Elisabetta Martini è segnata da un dolore che li accompagnerà a lungo. Hanno scelto di vivere questa tragedia con dignità, cercando di trovare un equilibrio tra il senso di responsabilità come genitori e la necessità di affrontare le ripercussioni di quanto accaduto.

Dietro i titoli di cronaca, la loro storia racconta il dramma di una famiglia comune, travolta da eventi straordinariamente dolorosi, e l’impossibilità di tornare alla normalità.