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La lettera di Marco Bellavia ai concorrenti del GF VIP è stato un colpo al cuore. La reazione dei “vipponi” è stata sorprendente, in diretta e fuorionda.

Alfonso Signorini ha annunciato ai concorrenti del GF VIP d’avere una lettera di Marco Bellavia, scritta proprio per loro. L’ex concorrente è a casa e li sta guardando. Ha visto la puntata di lunedì 3 ottobre e quindi conosce tutte le loro giustificazioni.

Ha voluto mettere nero su bianco i propri sentimenti in maniera dura. Non si è nascosto e ha colpito dritto al segno. In attesa di un suo ingresso in casa per avere un confronto faccia a faccia, ha sganciato una bomba che ha portato a una sorprendente reazione dei concorrenti all’interno della casa del Grande Fratello VIP. Il pubblico non si aspettava un comportamento del genere, che delude ancora una volta.

Se il pubblico si è lasciato andare a un grande applauso generale, in casa qualcuno ha mosso un po’ le mani, con poca convinzione. Grande imbarazzo e totale silenzio, fino a quando Alfonso non ha chiesto un commento a caldo. Gegia è l’unica ad ammettere che non ha il coraggio di guardarlo in faccia, perché ha riversato su di lui la propria rabbia e malessere.

La parte più interessante è però avvenuta dopo, a collegamento staccato con lo studio. Passano i secondi e qualcuno sospira. Nkita apprezza la grande riflessione che si percepisce nella lettera e tutti guardano in basso e nel vuoto. A metà strada tra l’imbarazzo e il timore di nuovi fuorionda incriminanti come quello di Gegia. Per questo, forse, si sente Wilma Goich dire: “Evitiamo”. Quasi a far tacere ogni commento in merito.

Gf Vip lettera di Marco Bellavia: il significato

Sono dure le parole nella lettera di Marco Bellavia. Spiega quanto sia stato strano vederli tutti ben vestiti per la “serata di gala” di lunedì, mentre lui era a letto a casa sua a leccarsi le ferite. È stato duramente colpito dai loro sorrisi. Erano pronti a voltare pagina. Questa è la sensazione che ha avuto da fuori. Sono i tempi televisivi e lo capisce. Le cose però non sono andate così e questa storia non è stata consumata in fretta come altre.

“I vostri volti sono cambiati, mano a mano che Alfonso continuava il suo racconto. Si sono materializzati i casi di Ginevra e di Ciacci. Per la prima volta sono state usate parole pesanti come branco e bullismo. Per la prima volta si è parlato di indifferenza al dolore, di incapacità di rispondere a una richiesta d’aiuto. All’improvviso ho capito di essere riuscito in qualcosa di grande. Mettere a disposizione di chi guardava la mia esperienza di vita, i miei demoni e debolezze”.

Parole splendide e di una profondità imbarazzante, considerando lo scempio umano cui si è assistito precedentemente. Ha saputo colpire senza umiliare, evitando di sfruttare l’appoggio popolare attuale, che purtroppo vanta a causa di un’esperienza traumatica.

Ha posto tutta l’attenzione sul messaggio da lanciare, sulla vicinanza umana necessaria per superare certi momenti. Fermarsi e guardare gli altri, prendersene cura se hanno bisogno, è un gesto straordinario. Al di fuori della casa molte persone comuni si ritrovano a fronteggiare i propri demoni e questa vicenda deve spingere più esseri umani possibile a smettere di fingere di non vedere.

Non c’è bisogno di abbandonare la casa, ha detto, riferendosi a Sara Manfuso. Al tempo stesso non si deve restare lì e fingere che nulla sia accaduto, cosa che strizza l’occhio a Gegia. Tra non molto tornerà e li guarderà negli occhi, anche se alcuni potrebbero non ricambiare lo sguardo.

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro