La crescita esponenziale di Jannik Sinner ha cambiato la percezione del tennis in Italia, al punto che molti appassionati considerano “normali” tutti i tennisti che non sono il numero 1 del mondo. In questo contesto, la figura di Fabio Fognini rischia di essere letta solo come quella di un ex tennista approdato in televisione con Ballando con le stelle 2025. I dati della sua carriera raccontano invece un ruolo centrale nel movimento azzurro per quasi due decenni, in un’epoca in cui la base del tennis italiano era molto diversa da quella attuale.
Fabio Fognini e il peso di una carriera nel movimento azzurro
Prima dell’esplosione di Jannik Sinner, Fabio Fognini è stato per molti anni la principale speranza del tennis maschile italiano e il talento più evidente del movimento. Per quasi due decenni ha retto buona parte del peso sportivo dell’Italia nel circuito ATP, diventando il riferimento costante in un contesto meno ricco di punte di vertice rispetto a quello attuale.
Nel 2024, a 37 anni, Fognini ha chiuso la stagione al numero 91 del ranking ATP, firmando la sua diciassettesima annata consecutiva nei primi 100 del mondo. Si tratta dell’élite che garantisce l’accesso diretto ai tornei del Grande Slam, senza passare dalle qualificazioni. In una sorta di campionato di regolarità ad alto livello, questo dato lo colloca all’undicesimo posto assoluto: un indicatore della continuità con cui ha frequentato la fascia alta del circuito.
Il percorso di Fognini va letto anche alla luce del contesto in cui è iniziato. Quando nel 2007 chiuse per la prima volta l’anno nei primi 100, da numero 95 al mondo, era solo il quinto italiano in classifica dietro Starace (31), Volandri (40), Seppi (50) e Bolelli (67). Oggi, con 9 italiani nei primi 100 maschili, il quadro è completamente diverso. In questo scenario, Fognini non è stato solo un ottimo professionista: per anni ha rappresentato il volto più riconoscibile del tennis azzurro e il giocatore che, con i suoi risultati, ha sostenuto l’intero movimento in attesa della nuova generazione.
Dal circuito ATP al prime time: Fognini a Ballando con le stelle 2025
Oggi Fabio Fognini è anche una delle rivelazioni di Ballando con le stelle 2025. L’ex tennista si sta mettendo alla prova nella trasmissione Rai, mostrando di sapersi adattare alle logiche dello spettacolo televisivo e conquistando il pubblico anche grazie alla sua ironia.
Nel corso del programma, Fognini ha raccontato un episodio legato alla finale delle ATP Finals di Torino alla Inalpi Arena, dove ha assistito dal vivo alla sfida fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. La giornata è stata l’occasione per scattare foto con i due protagonisti e per una visita negli spogliatoi, ambiente che conosce bene per la sua lunga esperienza nel circuito.
Nel dietro le quinte di Ballando con le stelle, Fognini ha ricordato in particolare l’incontro con il team di Sinner. Quando stava andando a salutare Jannik, l’allenatore Simone Vagnozzi gli ha rivolto una richiesta legata alla sua nuova attività televisiva: “Quando sono andato via dagli spogliatoi per andare da Jannik, Vagnozzi mi fa: ‘Dai facci un passo di ballo’”.
Il ligure ha provato a stare al gioco, coinvolgendo anche la sua maestra e compagna d’avventura nello show, Giada Lini. Come ha raccontato lui stesso, per perfezionare quel passo avevano lavorato a lungo in sala prove: “Allora ho iniziato. Con la maestra da due giorni, ci abbiamo messo un’ora per prendere il tempo su questo passo e le ho detto ‘me lo devi levare’. È stato bello”. Un episodio che sintetizza l’incrocio tra il percorso televisivo di Fognini e il nuovo ruolo di Sinner al vertice del tennis mondiale.
Jannik Sinner, la Sinnermania e il nuovo contesto del tennis italiano
Il successo di Jannik Sinner ha contribuito a creare una vera e propria Sinnermania. L’entusiasmo attorno al numero 1 del mondo porta talvolta a considerare “normali” tutti gli altri tennisti, un effetto che non rende giustizia alla storia sportiva di chi ha preceduto l’attuale leader del ranking.
Sinner è il tennista italiano più vincente di sempre nelle prove del Grande Slam ed è considerato uno dei più grandi sportivi italiani. Il 10 giugno 2024 è diventato il primo e unico tennista italiano a raggiungere la prima posizione del ranking ATP in singolare. Complessivamente ha conquistato 24 titoli del circuito maggiore, con quattro tornei del Grande Slam, cinque Masters 1000 e due ATP Finals. Nel 2024 ha vinto l’Australian Open e lo US Open, mentre nel 2025 ha aggiunto il titolo di Wimbledon nel singolare maschile.
Con la nazionale italiana Sinner ha contribuito alla conquista della Coppa Davis nel 2023 e nel 2024. È inoltre nei primi posti della classifica all-time per settimane trascorse da numero 1 del mondo e ha ricevuto cinque ATP Awards, tra cui quelli come giocatore preferito dal pubblico, esordiente dell’anno e tennista maggiormente migliorato.
Alla luce di questo scenario, il ruolo di Fabio Fognini appare ancora più significativo: prima dell’arrivo di Sinner in cima al tennis mondiale, è stato lui a incarnare per anni le ambizioni del tennis italiano maschile, sostenendo il movimento in una fase storica meno ricca di risultati di vertice ma fondamentale per il percorso che ha portato all’era attuale.




