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(fonte foto: juventusfc.com)

(fonte foto: juventusfc.com)

Andrea Barzagli è diventato uno dei migliori difensori d’Europa e non solo. Sia con una difesa a tre che a quattro il centrale toscano è stato perfetto in tutte le sue partite con la maglia della Juventus convertendosi in un titolare inamovibile con Conte. Nel lontano 1999 il fiorentino ha esordito tra i professionisti con la maglia della Rondinella nel ruolo di centrocampista, ma nell’estate 2010 passò in serie B con la Pistoiese collezionando fino a gennaio sei presenze. Proprio a Pistoia c’è stata la svolta nella sua vita calcistica grazie a Bepi Pillon, tecnico di quella squadra che a fine stagione si classificò sedicesima. In quella stagione erano presenti in rosa anche il suo attuale allenatore bianconero, Massimiliano Allegri, e Alfredo Aglietti, attuale guida tecnica della Virtus Entella in B, che ai microfoni di maidirecalcio ci ha svelato un piccolo retroscena: “Per quanto riguarda Barzagli già si vedeva che sarebbe esploso: a Pistoia faceva il centrocampista, fu Pillon a impostarlo come difensore centrale”. Da centrocampista a difensore ed è così è nato il più forte centrale italiano degli ultimi dieci anni. Successivamente Barzagli ha vestito anche le maglie di Ascoli, Chievo Verona, Palermo, Wolfsburg fino ad arrivare ad indossare la casacca bianconera con la quale ha vinto quattro campionati italiani consecutivi. Con la Nazionale  ha trionfato ai Mondiali nel 2006 entrando a partita in corso contro l’Australia e giocando da titolare il match successivo contro l’Ucraina. 35 anni e non sentirli: pochi giorni fa insieme a Gigi Buffon ha anche prolungato il suo contratto con la Juventus per altre due stagioni dimostrando ancora una buona integrità fisica dopo alcuni infortuni. Infine, Barzagli dirigerà la difesa della Nazionale ai prossimi Europei con i suoi compagni di reparto Bonucci e Chiellini. Conte li conosce molto bene e si affida a loro: la retroguardia azzurra è pronta ad alzare il muro.

LEGGI L’INTERVISTA COMPLETA AD AGLIETTI

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno

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