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Soltanto pochi anni fa il colombiano Victor Ibarbo viveva un grandioso momento nella sua carriera calcistica. Con la maglia del Cagliari aveva conquistato la Sardegna e tutto il Bel Paese a furia di sgroppate e assist, arrivando persino a guadagnarsi la convocazione a Brasile 2014 con la Colombia. Ma la decisione di lasciare l’isola italiana ha portato soltanto disperazione: un periodo davvero molto poco gratificante alla Roma, la ricerca del vecchio se stesso in Inghilterra e in patria, toccata e fuga in Grecia e di nuovo al Cagliari. Adesso Ibarbo gioca in Giappone ma il suo bottino con il Sagan Tosu è magrissimo: 14 presenze totali e solo una rete siglata. Eppure un calciatore come il colombiano – ovvero un velocista dai piedi discreti, abile a giocare sia come esterno che come seconda punta – potrebbe fare comodo a molte squadre. Già, a quali? Un po’ di fantamercato, in questo periodo, non può far male.

Se Ibarbo tornasse in Italia, chi potrebbe volerlo?

L’asta immaginaria potrebbe aprirsi con la squadra forse più bisognosa di esterni tra quelle citate: la Roma. Il club giallorosso ha lasciato partire Salah per una cifra monstre, prendendo il giovane Gengiz Under con un’operazione in pieno stile Monchi (anche se di Sabatiniana memoria). Un ragazzo giovane, con un’eredità abbastanza pesante da raccogliere, a cui bisognerebbe poter affiancare un pari ruolo più esperto, navigato, che conosca già il campionato e le sue dinamiche. Insomma, uno come Ibarbo.
La giocata tipica di Ibarbo prevede una fondamentale caratteristica: la velocità. Assente quella, tutto è depotenziato. Sicuramente il colombiano è un giocatore differente rispetto a Salah ma garantirebbe comunque un ottimo lavoro offensivo sulla fascia. Di contro, però, Ibarbo giocherebbe da adattato – è più una seconda punta – e sarebbe da rivedere il suo inclinamento al sacrificio nel ruolo. Soprattutto nei moduli più offensivi del calcio moderno l’esterno d’attacco è il giocatore che corre e si sacrifica di più, anche difensivamente: il colombiano sarebbe disposto a farlo per un eventuale ritorno in giallorosso? Una suggestione Inter potrebbe essere altrettanto considerevole per uno come Ibarbo. La situazione degli esterni è molto confusa: Perisic sembra ormai sul piede di partenza, Candreva non ha garantito precisione in termini di assist e gol, Eder giocherebbe da adattato. Sia in un 4-3-3 che in 4-2-3-1 Ibarbo potrebbe dire la sua come ricambio da far entrare a partita in corso nei momenti di contropiede, potendo peraltro interpretare sia un ruolo esterno che quello di supporto alla punta in caso di secondo modulo citato. Con Spalletti c’è stato un veloce incrocio nella Roma giallorossa ma nulla più: difficile credere che il tecnico possa puntare veramente su un giocatore già “bocciato” precedentemente. Questo è probabilmente il contro più pesante.

Nelle situazioni di mezzo

Ibarbo – FOTO: profilo ufficiale Twitter Victor Ibarbo

I tifosi del Torino attendevano un mercato da sogno per provare a sfruttare debolezze altrui e cercare di puntare all’Europa League l’anno prossimo. Per adesso solo due gli acquisti e il concreto pericolo di poter perdere il bomber Belotti. Ecco perché Mihajlovic potrebbe avere bisogno di un giocatore con caratteristiche potenzialmente da falso nueve, oltre che di un eventuale ricambio per Ljajic e Iago Falque, con caratteristiche sensibilmente differenti.
I contro dell’operazione potrebbero risiedere in un aspetto numerico: il Torino è pieno di esterni validi e la concorrenza sarebbe foltissima. Inoltre a Mihaljovic piace giocare con una punta di ruolo nel 4-3-3, dunque una soluzione alla Mertens sarebbe quantomeno improbabile per l’ex Watford. A Marco Giampaolo invece il Presidente Ferrero ha letteralmente sfasciato un attacco: Schick si divide tra problemi fisici e una cessione ormai certa a prescindere, Muriel ha esaurito il suo stint italiano approdando in Andalusia, Quagliarella comincia a palesare una certa età e Budimir è tornato al Crotone. Per ora è arrivato solo Caprari a rinforzare il reparto offensivo blucerchiato, dunque un nome come quello del sudamericano potrebbe tornare molto utile. Sotto l’egida dell’ex tecnico dell’Empoli Ibarbo potrebbe letteralmente rinascere come calciatore, soprattutto in uno scacchiere tattico che lo porrebbe come sostegno di un’altra punta leggera o pesante, consentendogli così di aprirsi spazi centrali con la sua velocità ma anche di allargarsi per sostenere il compagno. Certo, l’ambiente doriano in questo momento è un po’ scoraggiato e potrebbe non accettare di gran lunga l’approdo di un calciatore giovane ma non più giovanissimo e lontano da troppo tempo da certi livelli raggiunti in passato. Infine, un’ultima ipotesi: il suo approdo in Giappone è condizionato da un obbligo di riscatto in base ai risultati. Non è da escludere, dunque, che Ibarbo possa decidere di tornare a Cagliari, stavolta per restare definitivamente. Il problema principale che però potrebbe attanagliare i sardi – come le altre squadre italiane – sarebbe un altro: l’ingaggio. Ma nel fantamercato i limiti non esistono. E chissà che in questa sessione qualcuno non decida sul serio di dare una nuova chance al desaparecido Ibarbo, la scheggia colombiana persa nel dorato Sol Levante.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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