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Da qualche mese il centrocampista del PSG e della Nazionale italiana Marco Verratti ha cambiato procuratore: dopo aver dato il benservito a Donato Di Campli ha deciso di legare la sua figura al re degli agenti calcistici, il sempre chiacchierato Mino Raiola. Una decisione che però non è stata presa assolutamente dall’ex agente di Verratti, il quale dopo alcuni mesi di silenzio torna a parlare di quella cocente situazione tramite Tuttosport. Di Campli non le manda certo a dire, accusando sia il suo ex assistito che il club francese di aver tenuto un comportamento scorretto e irriconoscente nei suoi riguardi. Parole che sono destinate certamente a fare scalpore e che potrebbero persino generare una reazione veemente delle parti interessate.

L’ex procuratore di Verratti attacca il calciatore e il PSG

“Col PSG ho vissuto l’esperienza più brutta della mia vita” – ha rivelato senza mezzi termini il procuratore. “Nel nostro mondo non esiste riconoscenza, sono stato malissimo. Verratti per me ormai non esiste più. Io non mi sono battuto solo contro un club ma contro un intero Stato. E mi hanno spazzato via come un granello di sabbia”, afferma con molta amarezza Di Campli, evidentemente risentito per il trattamento ricevuto dal centrocampista e dalla squadra transalpina. Proprio sul PSG e sul campionato francese di prima divisione si concentrano le accuse dell’agente: “Lo sceicco ha potenzialità al di là di qualsiasi altro club e i giocatori sono in una sorta di prigione dorata a cui non vogliono rinunciare perché quei contratti sono impossibili altrove. La Ligue 1 è un campionato di marionette, esiste solo un club”. Un attacco pesantissimo che, come detto, potrebbe avere importanti conseguenze.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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