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Sconfitto a domicilio dal Norwich, il Tottenham che insegue la Champions ha diversi problemi. Oltre alla complessa qualificazione ai quarti in Europa, pure in campionato gli Spurs sono indietro. E adesso anche l’eliminazione dalla FA Cup. In Premier è ottavo a 41 punti, sette in meno del Chelsea quarto, e pure in infermeria, le cose non vanno meglio.

Mourinho – arrivato a novembre – non può contare su Kane fino a fine stagione, e per diverse settimane saranno fuori pure Son e Sissoko. A gennaio, inoltre, è stato ceduto all’Inter la stella Eriksen. Per questo i tifosi del New Tottenham Hotspur Stadium chiedono a Mou di far giocare Troy Parrott, attaccante irlandese classe 2002, fresco di diciottesimo compleanno. Parrott ha esordito con Mourinho in questa stagione ad appena diciassette anni e finora, in prima squadra, conta solo 72 minuti di gioco.

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Parrott, ultimo gettone

Per Mourinho, Parrott è l’ultimo gettone rimasto per poter contare su una prima punta pura. Finora infatti gli Spurs hanno giocato – nel 4-4-2 di Mourinho – con Lucas Moura e Bergwijn come attaccanti centrali. Di fatto, nessuno dei due è un attaccante istintivo, d’area di rigore, capace di far salire la squadra e giocare in altezza. Insomma, nessuno dei due può sostituire le funzioni assegnate a Harry Kane.

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Parrott invece ha tutti i connotati della prima punta di ruolo. Alto (1,85 metri), abbastanza rapido, lucido nei movimenti senza palla e lesto a inserirsi alle spalle dei difensori. Per il calcio moderno, questo attaccante irlandese è un esempio autentico, dove insieme si integrano velocità e fisico, coordinazione e letture anticipate.

 

Con l’under 19 del Tottenham l’attaccante ha numeri molto incoraggianti, come i tre gol in Youth League.

Possibilità in campo

Considerato dagli addetti ai lavori come uno dei classe 2002 migliori in circolazione, Parrott non si è fatto vedere molto in prima squadra. Nella scorsa stagione già aveva svolto diversi allenamenti con Kane e compagni, e quest’anno è arrivato l’esordio. E’ andato in panchina contro il Bayern Monaco in Champions in Germania e, in totale, ha raggiunto quattro presenze con il Tottenham. Mourinho gli ha dato un solo minuto domenica contro i Wolves, 66 minuti contro il Colchester in Carabao Cup e cinque minuti contro il Burnley. Ieri sera è entrato al 96′ al posto di Alli e si è battuto per creare spazi fra l’arroccata difesa del Norwich. Sfortunatamente per la sua visibilità però, al momento dei calci di rigore Parrott è risultato uno dei tre che hanno sbagliato il penalty. L’irlandese si è fatto parare il rigore dall’esperto Tim Krul, e di fatto, il suo errore è stato fondamentale per sancire l’eliminazione degli Spurs dalla competizione inglese.

Circa il suo impiego, Mourinho ha detto: “L’altra volta contro i Wolves avevo un ragazzo che da dietro la panchina mi urlava Metti Troy ! Metti Troy ! Ma probabilmente non lo ha neanche mai visto giocare. Ma questo è un mondo in cui molte persone non sanno nemmeno se Troy ha i capelli lunghi o corti, o è biondo o è scuro. Non lo sanno nemmeno e parlano di Troy, Troy, Troy”.

Insomma, nonostante l’errore di ieri contro il Norwich, il talento di Parrotto emergerà con il tempo, e Mourinho, che ne ha spesso esaltato il potenziale, sarà l’uomo che potrà aiutarlo a crescere nel migliore dei modi.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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