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Quello di Maria Antonietta è un nome spesso usato nel mondo del cinema. Un personaggio storico proposto in tutte le salse, da quelle più accurate a quelle artisticamente stravaganti. Come dimenticare la versione di Sofia Coppola con Kirsten Dunst.

Facciamo un viaggio attraverso tutti i film che hanno provato a raccontare una delle sovrane più discusse di sempre, Maria Antonietta. Esaltata e martoriata, dipinta come vittima e carnefice. Di seguito trovate tutti i titoli da recuperare.

Maria Antonietta tutti i film

Nel 1938 W. S. Van Dyke II ha portato al cinema Maria Antonietta, che analizza nel dettaglio la figura della sovrana di Francia. Una ricostruzione incredibilmente dettagliata, dalle location ai costumi, fino alle parrucche. Tutto ciò richiese un enorme esborso, ben 2 milioni di dollari. Una cifra record per l’epoca. La reazione del pubblico fu decisamente positiva. In tanto adorarono il fatto di potersi calare a pieno nella vita di corte del tempo.

Il film costò così tanto perché non venne data la possibilità di girare a Versailles. Il tutto dovette essere riproposto negli studios. La protagonista, Norma Shearer, vene candidata agli Oscar come miglior attrice. Perse nella corsa alla statuetta contro Bette David. Ottenne però la Coppa Volpi a Venezia. Un film che offre un affresco della sovrana, da quando aveva 14 anni fino alla drammatica morte nel 1793.

Maria Antonietta regina di Francia è un film del 1955 di Jean Delannoy. Anche in questo caso facciamo i conti con una ricostruzione accurata, apprezzata perfino da una delle massime esperte di Maria Antonietta, la storica francese Evelyne Lever. Sensibilità e superbia trovano spazio nell’animo della sovrana, che ha il volto di Michele Morgan. Dalla vita di corte all’immagine che di lei aveva il popolo, dalla fedeltà al marito Luigi XVI alla passione per il conte Fersen.

L’Autrichienne è un film del 1990 di Pierre Granier Deferre. Si concentra sull’ultima fase della vita della sovrana di Francia, indicata nel titolo come la definivano i suoi sudditi. Si guardava a lei come a una straniera, l’austriaca, e ciò è avvenuto fino termine dei suoi giorni. La pellicola offre una ricostruzione minuziosa, proponendo anche un’analisi della sua prigionia, così come del processo. A dar volto alla regina è stata Ute Lemper.

Marie Antoniette è un film del 2006 della regista Sofia Coppola. Per la prima volta facciamo i conti con un biopic decisamente differente da tutto ciò che è stato proposto in passato su questo soggetto. L’ingresso a Versailles fu traumatico per la giovane sovrana, mai accettata dal popolo. Questo è un elemento cardine della pellicola, che segue Maria Antonietta dal 1770 fino allo scoppio della rivoluzione e il suo trasferimento al Palazzo delle Tuileries nel 1789.

La rigida etichetta francese le sta stretta, a dir poco, la freddezza del marito la spinge ad abbandonare i tentativi di rendere il suo un vero matrimonio. Cosa resta se non tramutarsi in una party girl? La ricostruzione storica passa in secondo piano rispetto all’analisi psicologica di una giovane donna, attuale al tempo come oggi. Palette cromatica esaltante e scelta della colonna sonora decisamente moderna, con brani rock e pop di anni ’80 e ’90, così come hit indie del Duemila. Un successo esaltante. Coppola ha scelto per questa pellicola Kirsten Dunst per proporre la sua Maria Antonietta.

Addio mia regina è un film del 2012 di Benoit Jacquot. La sua pellicola si basa sul romanzo di Chantal Thomas. Ci ritroviamo nella Versailles del 1789. La rivoluzione è alle porte e l’agitazione cresce negli ambienti vicini alla corona. La corte pensa al peggio e si ragiona su piani di fuga. Sidonie Laborde viene incaricata dalla sovrana di fingersi la sua favorita, ovvero la duchessa di Polignac, mentre quest’ultima scapperà indisturbata. A interpretare Maria Antonietta è Diane Kruger, mentre la coprotagonista, Laborde, è Lea Seydoux.

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Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro