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Malo: andiamo alla scoperta della traduzione e del significato della canzone che tratta il delicato tema della violenza sulle donne

Malo è il brano d’esordio della cantante spagnola Bebe, risalente al 2004. Un vero e proprio tormentone che racchiude in sé la genesi di un inno universale. Nata a Valencia il 9 maggio del 1978, la cantante di Malo oggi ha 44 anni di età e ha lasciato in parte il mondo della musica per dedicarsi alla sua carriera di attrice. Nel 2020 Laura Pausini ha inciso un singolo in duetto con Bebe che si chiama Verdades a Media. Andiamo a scoprirne il significato e la traduzione del suo brano più famoso.

Malo: il significato del brano di Bebe

Il tema del brano è molto delicato, ovvero la violenza sulle donne. L’artista canta i soprusi subiti dall’uomo con cui vive e con cui ha messo su famiglia, una situazione che purtroppo si trovano a vivere ancora oggi molte donne. La canzone, forte anche nella scelta musicale tra il folk spagnolo e il flamenco, è diventato nel mondo un inno contro la violenza di genere e un modo per incoraggiare a denunciare il proprio aguzzino. Il passaggio del ritornello in cu fa riferimento allo stato di minorità in cu gli uomini puntano a far sentire le donne incarna tutto il significato di Malo: un uomo tossico da cui scappare perché chi ti fa del male non ti ama.

Malo: la traduzione della canzone di Bebe

Cattivo
Ti sei presentato una fredda notte
Puzzando di tabacco e gin
La paura mi stava già attraversando mentre incrociava
Le dita dietro la porta
Il tuo faccino da bel bambino non c’è più
Mangiando il tempo nelle tue vene
E la tua insicurezza maschilista si riflette
Ogni giorno nelle mie lacrime

Ancora una volta no, per favore
Che sono stanca e il mio cuore mi dice che non posso
Ancora una volta no, amore mio, per favore
Non urlare, che i bambini dormono
Ancora una volta no, per favore, sono stanco
E il mio cuore mi dice che non posso
Ancora una volta no, amore mio, per favore
Non urlare, che i bambini dormono
Diventerò come il fuoco
Brucerò il tuo pugno di ferro
E dal viola della mia guancia verrà fuori il valore
Che guarirà le mie ferite

Sei cattivo, cattivo, cattivo
Non si fa del male a chi si vuole bene, no
Stupido, stupido, sei stupido
Non pensare meglio delle donne
Sei cattivo, cattivo, cattivo
Chi ami non è danneggiato, no;
Stolto, stupido, stupido sei
Non crederti migliore delle donne

La giornata è grigia quando ci sei tu
E il sole esce di nuovo quando te ne vai
E il dolore del mio cuore
Me lo devo ingoiare col fuoco
La mia bella faccia da ragazza
È invecchiato in silenzio
Ogni volta che mi dici pu**ana
Il tuo cervello si rimpicciolisce

Ancora una volta no, per favore
Che sono stanca e il mio cuore mi dice che non posso
Ancora una volta no, amore mio, per favore
Non urlare, che i bambini dormono
Ancora una volta no, per favore, sono stanco
E il mio cuore mi dice che non posso
Ancora una volta no, amore mio, per favore
Non urlare, che i bambini dormono
Diventerò come il fuoco
Brucerò il tuo pugno di ferro
E dal viola della mia guancia verrà fuori il valore
Che guarirà le mie ferite

Sei cattivo, cattivo, cattivo
Non si fa del male a chi si vuole bene, no
Stupido, stupido, sei stupido
Non pensare meglio delle donne
Sei cattivo, cattivo, cattivo
Chi ami non è danneggiato, no;
Stolto, stupido, stupido sei
Non crederti migliore delle donne

Diventerò come il fuoco
Brucerò il tuo pugno di ferro
E dal viola della mia guancia verrà fuori il valore
Che guarirà le mie ferite

Sei cattivo, cattivo, cattivo
Non si fa del male a chi si vuole bene, no
Stupido, stupido, sei stupido
Non pensare meglio delle donne
Sei cattivo, cattivo, cattivo
Chi ami non è danneggiato, no;
Stolto, stupido, stupido sei
Non crederti migliore delle donne

Cattivo, cattivo, sei cattivo
Sei cattivo perché lo vuoi;
Cattivo, cattivo, sei cattivo
Non urlare che mi ferisce
Sei un debole e sei cattivo
E non crederti migliore di me o di chiunque altro
E ora fumo una sigaretta
E soffio il fumo nel tuo cuoricino perché …

Cattivo, cattivo, sei cattivo
Cattivo, cattivo, sei cattivo, sì
Cattivo, cattivo, sei cattivo, sempre
Cattivo, cattivo, sei cattivo

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda