Skip to main content

Ricordate come finisce Stranger Things 3? Ecco il riassunto del finale, da rispolverare prima di poter vedere la quarta stagione.

Il finale di Stranger Things 3 ha stretto il cuore di tutti i fan. Siamo quasi arrivati all’ultima stagione, ovvero la quinta, e i personaggi e gli intrecci di trama aumentano. Prima di affrontare Stranger Thigns 4, ecco un riassunto dell’ultimo episodio della terza stagione, dal titolo la battaglia di Starcourt.

Stranger Things 4 trailer finale

Stranger Things 3 come finisce

Nel finale di Stranger Things 3 vediamo Eleven soffrire atrocemente dopo lo scontro con il Mind Flayer. Parte di questi è entrato in una sua profonda ferita e nessuno sa cosa fare. La giovane ricorre ai suoi poteri e, soffrendo atrocemente, riesce a estrarlo. La creatura prende possesso di mente e corpo di innocenti umani, per poi fonderli e darsi forma. Il piano è quello di chiudere il portale, riuscendo così a recidere il legame con la mente del Mnd Flayer, che è dall’altra parte.

Erica e Dustin sono pronti a entrare nella base russa, visto che ci sono già stati. Hopper si rifiuta di mandarli sul campo ma saranno al sicuro a guidarlo, sfruttando Cerebro da Colle Vento.

Nel frattempo Will, Mike, Lucas, Jonathan, Nancy ed Eleven sono diretti nel covo di Murray. Dustin, Steve, Erica e Robin hanno invece preso l’auto di Todd per andare a Colle Vento. Nella base russa invece discendono Hopper, Murray e Joyce.

Questi indossano le divise dei militari che hanno ucciso e si infiltrano. Joyce e Hopper si riavvicinano, dandosi appuntamento per una cena da Enzo alle 7 di sera, quel venerdì. Il riferimento è ovviamente a quello che doveva essere il loro primo appuntamento, poi saltato. I problemi non mancano ma il più grave richiede l’inserimento della costante di Planck, essendo il codice d’accesso per avere le chiavi. Murray la sbaglia e Dustin deve fare ricorso alla sua fidanzata Suzie, in Canada. Dimostra a tutti che esiste, ma per convincerla a collaborare a quello che crede un gioco deve cantare Never Ending Story de La Storia Infinita.

Le cose vanno sempre peggio nella base, con Hopper che fronteggia il russo strangolatore. Lo sceriffo si ritrova a un passo dal macchinario, mentre Joyce guarda la scena dalla sala di osservazione, tentando di attivare entrambe le chiavi. Hopper ha la meglio e uccide il russo. È necessario attivare le chiavi e Joyce, piangendo, lo fa, condannando a morte Hopper.

Nel frattempo ha inizio la battaglia finale all’interno dello Starcourt. La banda si ritrova dinanzi Billy, sotto il controllo del Mind Flayer. Eleven è stremata e senza poteri. Occorre agire d’astuzia. Tra un’auto lanciata a tutta velocità e i fuochi d’artificio usati come armi, ciò che davvero ha un impatto è il richiamo alla memoria della madre di Billy da parte di Eleven. Il giovane si risveglia e prova a combattere la creatura, fino a sacrificarsi per salvare l’innocente che è dinanzi a lui. Morto Billy, poco dopo crolla anche il Mind Flayer, dal momento che il portale viene chiuso. Alla fine, però, non vi è un lieto fine per tutti. Eleven deve infatti affrontare la dura realtà. L’unico vero padre che abbia mai avuto è morto.

Stranger Things 3 finale: 3 mesi dopo

Dopo la fine della battaglia, si fa un salto nel futuro di tre mesi. Nessuno sa bene cos’è accaduto, se non i protagonisti. Hopper è indicato come un eroe e 30 vittime sono state conteggiate. Il sindaco Klein viene arrestato per corruzione. Steven e Robin sono più amici che mai. Lui dovrà farsi passare la sua cotta, visto che lei gli ha confessato d’essere attratta dalle ragazze.

Eleven diventa una Byers e cambia città insieme a loro. Deve lasciarsi alle spalle Mike. I suoi poteri non sono ancora tornati e, poco prima dell’ultimo saluto, legge una lettera strappalacrime da parte di Hopper.

In una scena post credits scopriamo che Hopper è ancora vivo ma detenuto in una prigione russa. Nelle sue profondità si cela una creatura del sottosopra. Un essere terrificante cui vengono dati in pasto i detenuti, costretti ai lavori forzati.

Luca Incoronato

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro