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Quanto guadagna un ministro della Repubblica: tutto sugli stipendi dei rappresentanti dello stato italiano

Non si può fare una sola risposta a quanto guadagna un ministro della Repubblica. Tutto varia a seconda delle cariche istituzionali, esempio se siano sia ministri che parlamentari o ministri e senatori e se sono con o senza portafoglio. Il 25 settembre è stato il giorno delle elezioni e ha segnato la vittoria della coalizione di centro destra, capeggiata da Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. Proprio la leader di Fratelli d’Italia ha ricevuto l’incarico di guidare il prossimo governo italiano e sarà la prima premier donna della storia d’Italia. Una funzione che diventa ufficiale una volta sbrigate tutte le pratiche burocratiche e una volta scelta la squadra che ha il compito di formare il prossimo governo nazionale.

Dopo le elezioni di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana come presidenti del Senato e della Camera, la curiosità è tutta intorno ai nomi che verranno scelti per guidare i singoli ministeri. Dopo la lista dei ministri data da Giorgia Meloni, scopriamo quanto guadagna un ministro della Repubblica: un tema sempre molto attuale e ricercato. Innanzitutto, precisiamo che un ministro della Repubblica è una figura preposta alla guida di un ministero e tutti insieme i ministri formano, insieme al presidente del consiglio, il Consiglio dei ministri. La paga di un ministro della Repubblica è di 8.863 euro lordi al mese, che al netto delle trattenute sono circa 4.500 euro netti. Attenzione, però, perché bisogna fare una differenza importante. Questa è la paga base dei ministri, ovvero di quelli non eletti in Parlamento. Qualora questi siano anche parlamentari, allora le cose cambiano: un ministro che è anche senatore guadagna 14.634,89 euro al mese, mentre un ministro deputato ne percepisce 13.971,35. I membri del Consiglio dei ministri, infatti, possono essere sia politici che tecnici, ovvero degli esperti del campo, come ad esempio noti economisti, banchieri e così via. Queste personalità sono dette ministri tecnici e vengono scelti per le loro doti professionali e, non facendo parte del mondo della politica, non possono essere ovviamente anche dei parlamentari.

Ministro senza portafoglio è senza stipendio?

Un particolare tipo di ministro è il cosiddetto ministro senza portafoglio, che sarebbe una figura facente parte del governo che non è alla guida di alcun ministero, ma svolge solo delle funzioni delegate dal presidente del Consiglio in persona. Queste figure sono frequenti all’interno dei governi, si tratta solitamente di personaggi di spicco che danno rilievo al governo e per cui viene trovato un ruolo anche senza alcun ministero da presiedere. Il termine “portafoglio” non si riferisce affatto allo stipendio, visto che questi ministri guadagnano come gli altri, bensì a un altro particolare storico.

Il termine, infatti, si ricollega alla borsa in pelle, che in passato serviva ai ministri per conservare carte e documenti di Stato durante i loro spostamenti. Il portafoglio, dunque, indica l’attività del ministro e quindi ha finito per rappresentarne la carica. I ministri senza portafoglio, dunque, si dicono tali perché non hanno alcun ministero da rappresentare, non di certo perché le loro casse non si riempiono col loro lavoro.

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda