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Marco Mengoni sta letteralmente monopolizzando il Festival di Sanremo 2023 con la sua Due vite: a chi è dedicata la canzone

Com’era ampiamente prevedibile alla vigilia, la canzone di Marco Mengoni si è immediatamente affermata come una delle più belle e amate di questa edizione del Festival di Sanremo. A dieci anni di distanza al trionfo all’Ariston con L’Essenziale, Marco Mengoni è tornato alla grande e ha regalato al pubblico un’altra canzone intensa ed emozionante, destinata a rimanere nella storia del Festival. Due Vite è l’intenso racconto di un dissidio intimo, parla di quella che, secondo il cantante campione di X Factor, è la relazione più importante: quella con se stessi. Molto spesso, infatti, ci si trova a vivere due vite, una che magari si riconduce al cuore e una al cervello, e molto spesso è complicato conciliare queste due vite. In conferenza stampa, Marco Mengoni ha raccontato che questa canzone è il frutto dei dieci anni che sono passati da L’Essenziale a oggi, di tutto ciò che ha dovuto vivere e dei passi in avanti che ha fatto. Due vite, insomma, è una grande dedica che Mengoni fa non solo a se stesso, ma a tutte le persone che si sono trovate nella sua stessa situazione, che trovandosi a vivere due vite cerca di conciliarle e con fatica ci riesce, trovando una nuova consapevolezza. Perché in fondo, ciò che vuole far arrivare Mengoni è che l’amore più importanti è quello per se stessi.

Due Vite Marco Mengoni testo

Siamo i soli svegli in tutto l’universo
E non conosco ancora bene il tuo deserto
Forse è in un posto del mio cuore
Dove il sole è sempre spento
Dove a volte ti perdo
Ma se voglio ti prendo
Siamo fermi in un tempo così
Che solleva le strade
Con il cielo ad un passo da qui
Siamo i mostri e le fate
Dovrei telefonarti
Dirti le cose che sento
Ma ho finito le scuse
E non ho più difese
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Il caffè col limone
Contro l’hangover
Sembri una foto mossa
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Siamo i soli svegli in tutto l’universo
A gridare un po’ di rabbia sopra un tetto
Che nessuno si sente così
Che nessuno li guarda più i film
I fiori nella tua camera
La mia maglia metallica
Siamo un libro sul pavimento
In una casa vuota
Che sembra la nostra
Persi tra le persone
Quante parole
Senza mai una risposta
E ci siamo fottuti ancora una notte
Fuori un locale
E meno male
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
E tu non dormi
E dove sarai
Dove vai
Quando la vita poi esagera
Tutte le corse e gli schiaffi gli sbagli che fai
Quando qualcosa ti agita
Tanto lo so che tu non dormi
Spegni la luce anche se non ti va
Restiamo al buio avvolti
Solo dal suono della voce
Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica
Tanto lo so che tu non dormi dormi dormi dormi dormi mai
Che giri fanno due vite
Due vite

Danilo Budite

Romano, classe 1995. Una laurea in editoria e scrittura e tanta voglia di raccontare il mondo che mi circonda