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La storia di Jasmine Paolini, le origini della tennista italiana di 27 anni dalla Polonia all’Africa

È decisamente un gran bel momento per il tennis italiano, che dopo aver assistito al trionfo storico di Jannick Sinner su Carlos Alcaraz all’Open in Cina, lo scorso 3 ottobre, ora scopre un po’ a sorpresa Jasmine Paolini. La tennista 27enne non è proprio una star della racchetta nel nostro paese, dato che in carriera ha vinto un solo torneo del singolo, ma i suoi recenti exploit in Cina stanno facendo molto discutere. Venerdì 13 ottobre, infatti, ha ottenuto una netta vittoria (6-0, 7-5) sulla tedesca Laura Siegemund, numero 27 al mondo, raggiungendo così una storica semifinale allo Zhengzhou Open, un torneo WTA 500 con montepremi di 780.637 dollari. Per la tennista italiana si tratta della settima semifinale in carriera, ma questa è di sicuro quella più importante, e questo successo la porterà a entrare per la prima volta tra le prime 30 del ranking WTA. Attualmente è infatti 31a, e dovrebbe conquistare almeno una posizione, se non di più, nel caso dovesse riuscire a superare anche il prossimo turno, previsto contro la vincente del quarto di finale tra l’ucraina Anhelina Kalinina (numero 28) e la cinese Qinwen Zhang (numero 24). Jasmine Paolini, la tennista italiana del momento, proviene da Castelnuovo Garfagnana, un comune di meno di 6.000 abitanti nella Provincia di Lucca, in Toscana, nonché capoluogo della Garfagnana.

Jasmine Paolini genitori

Jasmine Paolini è nata qui il 4 gennaio 1996, ma vive da sempre a Lucca. Toscana doc, come dimostra anche il suo accento marcato: lo sottolineava già un articolo del 2017 di Camilla Cataldo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport, negli anni in cui il talento della tennista lucchese stava emergendo. All’epoca, la giovane tennista aveva anche raccontato le sue origini e la sua curiosa storia famigliare: il padre è originario di Lucca, mentre la madre ha delle origini decisamente miste, in parte ghanesi e in parte polacche. Un mix insolito, che si ritrova un po’ nei tratti del viso della semifinalista dello Zhengzhou Open. Per la precisione, ha spiegato lei stessa, la nonna materna proviene dalla Polonia, mentre il nonno materno è originario del Ghana. Nell’intervista, Jasmine Paolini si definisce comunque “italianissima”, dicendo di non aver mai avuto problemi per via delle sue origini, né a scuola né sui campi da tennis. La passione per il tennis le è stata trasmessa dal padre e dallo zio, che le hanno fatto prendere in mano la racchetta per la prima volta all’età di 5 anni. La sua ascesa nel mondo del tennis non è stata rapidissima, ma di sicuro è stata abbastanza costante, e ora Jasmine Paolini è pronta a raggiungere un altro importante traguardo nella sua carriera. Il sogno è ovviamente di vincere un altro torneo, che sarebbe il terzo in assoluto per lei e il secondo nel singolare: nel luglio 2021 ha infatti vinto l’European Open di Amburgo in coppia con la svizzera Jill Teichmann, e a settembre dello stesso anno ha trionfato da sola all’Open di Slovenia. In entrambi i casi, si è trattato di due tornei WTA 250.

Valerio Moggia

Nato a Novara nel 1989, è il curatore del blog Pallonate in Faccia, ha scritto per Vice Italia e Rivista Undici, e collabora con la rivista digitale Linea Mediana.