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La terza ondata di licenziamenti della WWE, che ha riguardato nomi illustri come Braun Strowman, Aleister Black e Murphy, ha fatto molto parlare nelle ultime 24 ore. Gli insider di tutto il mondo si chiedono se a questi addii ne seguiranno altri a stretto giro di posta e, soprattutto, quali sono state le motivazioni che hanno spinto la compagnia a liberarsi di queste superstar.

WWE, nuova ondata di licenziamenti: addio anche a Braun Strowman e Aleister Black

WWE-Braun Strowman, Meltzer spiega i motivi del divorzio

Una delle voci più autorevoli in materia è da anni il Wrestling Observer di Dave Meltzer, che proprio poche ore fa ha raccontato di essere venuto a conoscenza dei motivi per cui la WWE si è liberata di determinati wrestler. Per quanto riguarda Black e Murphy, semplicemente, il chairman della compagnia Vince McMahon non comprendeva né apprezzava il loro stile di combattimento.

Ma se questa considerazione di Mr. McMahon per i wrestler tecnici e high-flyer è in fondo una “non notizia”, ed era dunque facilmente immaginabile come motivo alla base dei push mai ricevuti da certi wrestler fino al loro allontanamento, a stupire clamorosamente gli addetti ai lavori è stata la rinuncia a un big man colossale come Braun Strowman.

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The Monster Among Men aveva tutto per sfondare in WWE e tutte le caratteristiche necessarie per conquistare Vince McMahon: la sua carriera invece ha avuto molti alti e bassi, grandi successi e lunghi periodi di appannamento dovuti probabilmente al fatto, come suggerito ieri da Booker T, che non era semplice trovare wrestler adatti a duellare con lui.

A spingere McMahon a rinunciare a Braun Strowman, secondo Meltzer, dovrebbe essere stata anche la consapevolezza che nello specifico ruolo del “gigante”, che la WWE apprezza sempre, la compagnia fosse coperta a RAW da Omos e Shanky, partner rispettivamente di AJ Styles e Jinder Mahal, e a SmackDown da Commander Azeez.

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I tre hanno esordito nel 2021 e avrebbero dunque reso la presenza di Strowman superflua, soprattutto alla luce del ricco ingaggio – pari a 1,2 milioni di dollari – percepito dall’ex Universal Champion.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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