Sopravvissuto – The Martian è un film del 2015 diretto da Ridley Scott, con protagonista Matt Damon. La pellicola adatta il bestseller di Andy Weir, L’uomo di Marte, che prova in maniera divertente e scientificamente esatta a spiegare come si possa sopravvivere sul pianeta rossa, avendo determinate abilità e potendo sfruttare i mezzi della NASA.
Un po’ di curiosità su Sopravvissuto – The Martian. Come finisce il film con protagonista Matt Damon e quali sono le differenze con il romanzo che lo ha ispirato.
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Sopravvissuto – The Martian curiosità
Per la realizzazione del film di Ridley Scott vi è stata una collaborazione con la NASA. L’agenzia spaziale è intervenuta ad esempio sulla sceneggiatura, realizzando 50 pagine per rendere la pellicola accurata. Non si è trattato di un caso isolato, dal momento che chiunque intenda ritrarre la NASA in un film deve necessariamente ottenere il permesso, dimostrando che il soggetto sia serio e possa rappresentare la verità.
Agli attori è stata data la possibilità di incontrare dei veri astronauti, così da lavorare al meglio sui propri personaggi. Grande impegno per quanto riguarda i costumi, con Michael Mooney e Jany Yates, esperti spaziali, che hanno provato a restituire un senso di generale realismo anche per quanto riguarda i tanti accessori forniti al cast. Il vero problema era rappresentato dal peso. L’obiettivo era rendere il tutto più leggero possibile ma la missione è fallita. Basti pensare che il solo casco di Matt Damon pesava ben 4 kg.
La storia del romanzo di Andy Weir ha dell’incredibile. L’autore scelse inizialmente di pubblicare l’opera integralmente sul proprio sito. Mise in seguito una versione cartacea scaricabile, su richiesta dei lettori. Un e-book a 99 centesimi. Di tempo ne è trascorso da allora e quattro anni dopo la pubblicazione nel mondo ne è nata una pellicola da 108 milioni di budget.
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Come finisce The Martian
Mark deve mangiare sempre meno per riuscire a sopravvivere grazie alle poche scorte di cibo che gli sono rimaste. Diventa sempre più magro, in attesa del giorno in cui potrà raggiungere il cratere Schiaparelli, da dove dovrà decollare per intercettare i suoi compagni nello spazio.
Il modulo è però troppo pesante per raggiungere una nave non orbitante intorno al pianeta. Watney deve dunque alleggerirlo notevolmente, eliminando tutto il possibile. Il lancio viene effettuato con un misero telo di plastica a fare da copertura. L’astronauta rischia la morte più volte in quella che è una missione disperata e rischiosissima.
Il coraggio del suo capitano e una certa dose di fortuna gli consentono d’essere finalmente salvato e portato a bordo. Il film fa poi un salto in avanti. Sono trascorsi anni e Mark è diventato un istruttore per i nuovi candidati ai programmi di formazione della NASA. Offre loro la propria esperienza unica. È il solo ad essere sopravvissuto in un ambiente tanto ostile. Tutti i suoi compagni hanno iniziato una nuova vita e da lontano guardano e ammirano il lancio del nuovo Ares 5.
The Martian, differenze tra film e libro
Non mancano di certo le differenze tra il romanzo di Andy Weir e il film di Ridley Scott, a partire dalle prime scene della pellicola. Nel libro non si scopre esattamente cosa sia accaduto a Mark se non dopo le prime 100 pagine. Sappiamo per molto tempo che è stato semplicemente lasciato su Marte. Il film invece si apre proprio con questa scena.
È stato cambiato il nome di Venkat Kapoor in Vincent nel film, che preferisce tenere segreta la relazione tra Beck e Johannsen, che invece Weir fa scoprire al capitano Lewis e svelare a tutti gli altri. Il viaggio dall’HAB al MAV non avviene come nel film. C’è anche una battuta d’arresto ma soprattutto una dovizia di particolari ben differente.
Ridley Scott ha aggiunto enorme drammaticità al salvataggio, portando addirittura Matt Damon a incidere la propria tuta per sfruttare l’ossigeno come spinta. Non scopriamo cosa accada a Mark nel libro, che si chiude dopo il salvataggio. Nel film invece viene svelato come insegni ai nuovi cadetti. Sguardo anche ad alcuni membri dell’equipaggio. In generale si può dire che il romanzo si dedichi con maggiore attenzione all’aspetto scientifico, offrendo dettagli al lettore per giustificare ogni mossa di Mark e soprattutto il fatto che il pianeta non lo abbia ancora ucciso.
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