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Inventing Anna è una nuova serie TV Netflix. Una storia vera che ha conquistato Shonda Rhimes, creatrice di Grey’s Anatomy, che ne ha acquistato i diritti per uno show che arriverà a breve in streaming.

Scopriamo la storia vera di Inventing Anna. Una vicenda incredibilmente reale ma che sa di film di Hollywood. Una ragazza ha creato un alter ego e ingannato l’alta società di New York. È questo l’incipit di questa vicenda, che merita d’essere analizzata nel dettaglio.

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Inventing Anna, storia vera

Inventing Anna è una miniserie in nove episodi che racconta la folle storia di Anna Sorokin, ben nota per anni in certi ambienti altolocati di New York come Anna Delvey. È questo il nome del suo alter ego, studiato nei minimi dettagli, che le ha permesso di cambiare vita e provare a distruggerne delle altre.

Non continuate a leggere se non volete Spoiler sulla serie TV di Shonda Rhimes. Da qui in poi si parlerà apertamente della vicenda e, dunque, si svelerà il finale della serie. Partiamo col dire che Anna Sorokin è giunta a New York quando aveva appena 23 anni, riuscendo per molto tempo a fingersi una ricca ereditiera. Si è fatta aprire le porte dei piani alti della società, ritrovandosi tra la “gente che conta”.

Nata in Germania il 23 gennaio 1991 e di origini russe. Dopo essersi diplomata nel 2011, si è trasferita a Londra per frequentare la Central Saint Martins, che ha poi abbandonato, così da tornare in Germania. Ha iniziato a lavorare come stagista presso la rivista francese Purple. Al tempo ha iniziato a farsi chiamare Anna Delvey.

Nel 2013 viaggia a New York per prendere parte alla New York Fashion Week. Preferisce restare qui e così lavora per un breve periodo nell’ufficio locale di Purple. Poco dopo essersi licenziata, crea dal nulla il progetto, totalmente fittizio, della Anna Delvey Foundation. Propone così a molti membri dell’alta società di New York di contribuire.

Nel 2015 ha incontrato Michael Xufu Huang, celebre collezionista d’arte, al tempo studente presso l’Università della Pennsylvania, intenzionato ad aprire un museo d’arte privato. Anna è riuscita a farsi offrire un viaggio in Italia, così da partecipare alla Biennale di Venezia (l’accordo prevedeva un rimborso delle spese per il giovane).

Un accordo che la ragazza “dimentica”. In seguito, però, lui partecipa alla festa di compleanno della giovane, per poi ricevere una chiamata dal proprietario, a caccia del numero di telefono della festeggiata. Incastrata, è stata costretta a ripagare il debito con Huang.

Fallita la strategia degli investitori privati, Sorokin ha creato delle false documentazioni relative a conti bancari inesistenti, evidenziando la possibilità di accedere a fondi pari a 60 milioni di euro, circa. Il tutto in account svizzeri. Nel 2016 ha presentato tutto ciò per la richiesta di un prestito da 22 milioni di dollari prezzo la City National Bank. Dopo un primo fallimento, ha approcciato il Fortress Investment Group. In questo caso vi era disponibilità a considerare la pratica, a patto che lei pagasse 100mila dollari di spese legali. La giovane è dunque tornata alla City National Bank, convincendo un dipendente a sbloccare questa somma, con la promessa di una rapida restituzione.

Dopo numerosi sospetti, però, ha annullato la procedura presso Fortress, recuperando 55mila dollari dei 100mila ottenuti. Il suo castello di carte è rapidamente crollato. Nel 2017 l’11 Howard Hotel di SoHo l’ha costretta a pagare il suo conto da 30mila dollari. Lei ha però provato a ottenere il più possibile fino alla fine. Ha depositato 160mila dollari di assegni fraudolenti in un account Citibank, ottenendone 70mila riutilizzabili rapidamente. Ha utilizzato questa somma per pagare l’albergo, che l’ha poi scacciata (non potendo fornire una carta di credito valida). Ha poi ottenuto un volo gratuito in Nebraska, con la promessa di saldare il debito da più di 30mila dollari accumulato. Favore ricevuto dal CEO di Blade, Rob Wiesenthal, conosciuto a una festa. È stato lui a denunciarla alla polizia dopo l’ennesimo pagamento fallito.

La prigione è dietro l’angolo ma prima è partita per il Marocco con tre amici, convincendo Rachel DeLoache Williams a pagare 62mila dollari per il conto della permanenza a Marrakesh, avendo problemi con la sua carta, con la promessa di rimborsarla.

Dopo aver alloggiato presso il Beekam Hotel, viene scacciata per aver accumulato più di 11mila dollari di debiti non pagati. Il W New York Union Square l’ha invece allontanata dopo appena due giorni. Nuove accuse contro di lei, mosse dalle strutture. È finita in manette il 3 ottobre 2017.

Ha trascorso due anni nella prigione di Rikers Island prima d’essere poi condannata. Ha scontato altri due anni presso l’Albion Correctional Facility ed è stata rilasciata a febbraio 2021. La sua vicenda, però, non si è conclusa qui. È stata infatti arrestata dall’Ice, agenzia federale che controlla le frontiere e l’immigrazione. Il motivo? Si trovava in territorio USA pur avendo superato i limiti imposti dal suo visto. È in custodia da allora e potrebbe essere trasferita forzatamente in Germania. L’accordo con Netflix per la serie TV a lei dedicata le ha fruttato ben 320mila dollari. Somma ingente che ha utilizzato per ripagare le vittime della sua truffa.

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Inventing Anna, uscita streaming

Inventing Anna promette d’essere una delle nuove serie fenomeno di Netflix. Lo show di Shonda Rhimes, incentrato sulla truffatrice Anna Delvey, alter ego di Anna Sorokin, arriverà in streaming l’11 febbraio 2022. Chiunque volesse vedere i nove episodi potrà farlo accedendo al proprio account Netflix. L’app è disponibile via smartphone, tablet, computer, console e Smart TV.

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Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno