Dov’è stato girato Chi m’ha visto, la commedia sulla fama nel mondo della musica con Giuseppe Fiorello e Pierfrancesco Favino? Ecco tutte le location del film.
Un chitarrista in cerca della fama a lungo negatagli, decide di inscenare la propria scomparsa, nascondendosi nella campagna pugliese, vicino al paese in cui è nato e cresciuto, mentre nel mondo dello show business cresce il caso attorno alla sua sorte.
È questa la trama di Chi m’ha visto, la commedia con Giuseppe Fiorello e Piefrancesco Favino diretta nel 2017 da Alessandro Pondi, in cui ovviamente saltano all’occhio anche le location in cui è ambientato il film. Scopriamo insieme dove sono state effettuate le riprese.
Chi m’ha visto: le location del film
Chi m’ha visto è girato in Puglia. Le location sono svariate in questa splendida regione che il mondo ci invidia. Il personaggio di Martino, interpretato da Beppe Fiorello, si muove tra Ginosa, Mottola, Bari, Castellaneta e Conversano. È stanco d’essere considerato un perfetto sconosciuto, in un mondo in cui il vero talento viene spesso ignorato.
Prende un treno da Bari e va a Ginosa, piccolo paesino dell’entroterra baciato dal sole. Qui tutto si muove lentamente e le azioni paiono ripetersi esattamente allo stesso modo ogni giorno. Un’area che non fa che dormire, placida, al punto che uno dei dolci del luogo è noto come dormento. È il luogo perfetto per il suo piano atto a farlo divenire un personaggio famoso, aiutato da Peppino, suo fidato amico interpretato da Pierfrancesco Favino.
Il pubblico viene così spinto nel centro storico di Ginosa, dove domina la Torre dell’Orologio. La telecamera avanza e costeggia la splendida Chiesa Madre di Ginosa, realizzata nel Cinquecento. Tutt’intorno si erge un’architettura tradizionale, il cui impatto è reso ancor più potente dalle formazioni di roccia calcarea alle spalle, note come gravine. Risalgono alla preistoria e ospitavano fiumi che si estendevano fino al mare del golfo di Taranto. In quest’area, trai profondi canyon creatisi in maniera naturale, vi sono tracce di antichissimi insediamenti. Tra le più interessanti vi è proprio la gravina di Ginosa.
In quest’area Martino trova un vecchio casale abbandonato, dove inscena la propria sparizione. Uno scenario paesaggistico estasiante, già sfruttato in passato da Pierpaolo Pasolini, che nel 1964 girò molte scene di Vangelo Secondo Matteo. In epoca più recente a Ginosa sono inoltre giunte le telecamere di film come Il Manoscritto di Alberto Rondalli e Tulips di Marleen Gorris.