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Fino all’ultimo battito è una serie tv di Rai1 diretta da Cinzia TH Torrini con Marco Bocci e Violante Placido. Ecco come finisce la seconda puntata.

Pur di salvare la vita di suo figlio Paolo, affetto da una grave cardiopatia, lo stimato chirurgo Diego Mancini accetta di lavorare per un boss della malavita, precipitando sempre più in un vortice di ricatti da cui non sembra esserci uscita.

Ecco di cosa parla Fino all’ultimo battito, la serie Rai andata in onda in prima serata su Rai1dal 23 settembre al 28 ottobre 2021, e oggi tornata in replica in seconda serata. Dodici puntate, originariamente suddivise in sei serate, tutte per la regia di Cinzia TH Torrini (Elisa di Rivombrosa, Pezzi unici) con protagonisti Marco Bocci e Violante Placido.

Vediamo come finisce il secondo episodio della serie.

Fino all’ultimo battito: il finale della seconda puntata

Il secondo episodio di Fino all’ultimo battito è andato in onda la sera del 23 settembre 2021, subito dopo l’esordio della serie. Nella prima puntata, Diego è finito sotto ricatto da parte del boss Cosimo Patruno: deve deporre in suo favore, dichiarando che ha una patologia che non gli permette di restare in carcere. Altrimenti, il boss renderà pubblicò che Diego ha favorito il proprio figlio per il trapianto. Tuttavia, pur rispettando il patto, in tribunale il chirurgo consiglia di operare il boss per farlo tornare in prigione in sicurezza.

Così, nell’episodio 2, Patruno riesce con una scusa a rinviare l’operazione, ma Diego capisce che è stato aiutato dalla complicità di un operatore sanitario, Vito Rizzi. Prima di potersi confrontare con lui, però, il chirurgo viene fermato da due uomini del boss, che lo costringono a collaborare al piano d’evasione del loro capo.

Quando è di nuovo ora della TAC pre-operazione, Patruno finge di stare male, e così riesce a prendere una pistola e sequestrare la dottoressa Cristina, chiundendo dentro la sala operatoria i due poliziotti che lo sorvegliavano e la pm, per poi fuggire a bordo di un’ambulanza guidata dai suoi uomini.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno