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Come finisce la terza puntata di Chicago Fire 9? La serie va in onda in prima TV su Italia 1 mercoledì 22 giugno.

Ecco il finale della terza puntata di Chicago Fire 9 del 22 giugno, che manda in onda in prima TV su Italia 1 gli episodi sette, otto e nove di questa stagione. Ecco il riassunto ricco di Spoiler e come finiscono.

Chicago Fire 9 come finisce episodio 7

La Caserma 51 deve intervenire per un incendio in un accampamento di senzatetto. Casey e Severide riescono a salvare un uomo, Big Jim, svenuto dietro una tenda. Cruz viene colpito al collo da una scheggia di bombola di propano esplosa. Vanessa, una delle ragazze del gruppo di senzatetto, rivela in Caserma che l’incendio potrebbe essere doloso. Severide e Casey decidono di andare a fondo della questione.

Big Jim muore in ospedale a causa delle ferite riportate. L’incendio passa da doloso a omicidio colposo. Casey scopre dove era stata venduta la bombola di propano, ottenendo i video di sicurezza del negozio. Galo individua il colpevole e lo comunica a Casey e Severide, che vanno a casa con la polizia per l’arresto.

Chicago Fire 9 come finisce episodio 8

Herrmann va in vacanza e la 51 accoglie Greg Grainger come suo sostituto. Un tenente alla 40. Le squadre devono rispondere a un’emergenza per un incendio in una casa dove Severide aveva vissuto da bambino. Grainger inizia subito a dare ordini all’autopompa. Casey lo blocca e gli dice che è lui a comandare.

Kelly salva un ragazzo che era nella sua vecchia camera, mentre Matthew e Kidd si prendono cura di sua madre, i cui vestiti vanno a fuoco. Gravemente ustionata, viene portata al Chicago Med. Strano che la donna si fosse indirizzata verso il frigorifero. Casey pensa stesse salvando della droga. Boden contatta la narcotici e un detective si reca sul posto con Kelly per cercare delle prove.

Cruz vuole estendere la linea di prodotti legali allo Slamigan e, dopo alcune idee fallimentari, prende spunto da Stella e Gianna per una linea d’abbigliamento femminile per le donne vigili del fuoco. Le ragazze però non apprezzano i modelli di lui e così prendono in mano la situazione, chiedendo una parte degli introiti.

Il marito della donna svela al detective e a Kelly che la moglie stava tentando di salvare quante più dosi possibili di insulina. Quella era stata comprata a un prezzo inferiore rispetto al mercato. Il tutto per il figlio diabetico. Severide chiede così aiuto ad April al Chicago Med. Lei riesce a far entrare il giovane in un programma di test che gli consentirà d’avere insulina gratuitamente.

Chicago Fire 9 come finisce episodio 9

Alla Stazione 51 arriva Higgins, che sostituisce Gianna, con Gallo, Ritter e Mouch a fare un corso di aggiornamento. Non si fa voler bene. Sylvie lo conosce e detesta già. È molto invadente e non ha proprio un bel carattere. Durante una missione di soccorso, Matt viene trascinato da un’auto guidata da un ubriaco, che lo scaraventa in strada dopo molti metri. Prende un duro colpo alla testa e dovrebbe fare una TAC, ma lui mette il lavoro prima di tutto.

Durante il corso di aggiornamento, Gallo incontra la dottoressa con la quale ha avuto una breve storia. Gianna resta tranquilla, mentre lui è particolarmente nervoso. Ritter? Semplicemente se la ride. Christie, sorella di Matt, arriva in stazione per un lascito testamentario di un loro zio defunto. Devono aprire insieme una cassetta in banca. Mentre i due parlano, l’uomo fa delle smorfie di dolore che fanno capire come il colpo abbia avuto conseguenze.

Brutte notizie per Mouch, che ha fatto lo spaccone durante il corso. Ha fallito e dovrà rifarlo. Matt arriva in banca per la cassetta di sicurezza. Vi trova un orologio, un Rolex vintage che vale 80mila dollari. I soldi farebbero comodo a entrambi ma la sorella rinuncia ad averlo e lui non lo vende. Il retro porta infatti incise le iniziale della moglie dello zio. È un ricordo molto caro.

Intanto a Gianna l’istruttore propone di diventare un responsabile paramedico. Un passo in avanti nella sua carriera. Ne parla con Cruz, che le consiglia di accettare. I sintomi di Matt iniziano a peggiorare. Lo vediamo tirare fuori da un cassetto una vecchia TAC, nella quale gli si raccomanda massima prudenza. Un ulteriore colpo alla testa potrebbe innescare un processo degenerativo senza ritorno. Casey però non ne fa parola con nessuno.

Giornalista pubblicista, orgoglioso classe '89. Mai avuto alternative alla scrittura, dalle poesie d'amore su commissione in terza elementare al copywriting. Appassionato di cinema e serie TV, pare io sia riuscito a farne un lavoro