Contra la parte avversa come finisce: finale da favola

Contra la parte avversa come finisce: finale da favola

Contra la parte avversa finisce in un modo particolare con il regista che vuole lanciare un messaggio non solo di integrazione

Insegnante e allieva alla fine di Contra la parte avversa si fidanzano? Il remake tedesco dell’originale francese quasi amici  l’importante è avere ragione, ha una morale particolare che arriva tutta nel finale: siamo proprio sicuri che le nostre convinzioni siano sempre quelle giuste? Non ci arriva una risposta netta ma una dimostrazione che si snoda  con una trama particolarmente sagace. Il cast del film vede Nilam Farooq nei panni di Aima e Christoph Maria Herbst nel ruolo di quello che inizialmente appare come il perfido professore, anche se come finisce ci mostra altro. Entriamo nel dettaglio.

 La studentessa Nilam arriva in ritardo per una lezione tenuta da un professore molto tedesco al suo primo giorno di università e non trova posto. “Nella mia cultura, la puntualità significa ancora qualcosa”, la prende in giro il professore, i suoi tentativi di scusarsi non fanno che peggiorare le cose. Anche un’aula completamente occupata presenta vantaggi in una situazione del genere, poiché ci sono abbastanza giovani che fanno video dell’attacco verbale che diventa virale. Su Internet, seguiti da una tempesta di insulti, infiammano un dibattito sulla cultura della diversità e spingono su un’espulsione del docente per razzismo. Al prof dal rettore viene detto che può salvare la sua carriera solo se fa una cosa specifica per Naima, prepararla per un concorso sulla retorica ovvero l’arte del sapere parlare. Inizia così a lavorare su di lei  per il dibattito studentesco insegnandole come usare una retorica raffinata e buone argomentazioni per convincere i suoi avversari del suo punto di vista.

Non si tratta quindi che dell’arte di avere ragione, che in tempi di disinformazione, fake news e abusi verbali è diventata una questione molto sensibile. Non mancano questioni controverse nella società cristallizzata in Contra la parte avversa , quindi Naima può tenere una conferenza nel film sul fatto che l’Islam sia una religione pericolosa. Lo fa abbastanza bene, anche grazie al suo maestro, che la introduce ai grandi della retorica, come Aristotele, Schopenhauer e Cicerone. Lungo la preparazione le insegna: “Devi imparare a non prendere nulla sul personale”. Come spettatore, puoi anche togliere qualcosa a questo, che attenuerebbe anche un po’ l’eccitazione pubblica permanente”.

Il Professor Pohl di Christoph Maria Herbst inizia a diventare più leggero. Il suo cinismo si scioglie quando incontra Naima, una studentessa intelligente e ambiziosa che alimenta l’etica del trasferimento di conoscenze dell’insegnante. Cosi si scopre che Pohl è legato a una figlia morta in un incidente. È quella scelta introdotta dai guru della sceneggiatura di Hollywood per cui qualcuno deve sempre essere traumatizzato da un evento nel suo passato e diventare quello che è di conseguenza. Nel remake tedesco di Quasi Amici nessuno però soffre di quella malattia mortale che agli sceneggiatori piace contrabbandare nei film per scusare tutto.

Contra la parte avversa finisce così: il docente quando vede l’allieva Musulmana in difficoltà, vincere il primo round solo perché un avversario si ritrita, cambia metodo e i due si avvicinano. Naima vince e va in finale, ad una festa scopre peró che il prof lo ha fatto solo per non essere licenziato. Prima si arrabbia poi capisce che in fondo ha fatto bene e chiede al rettore che Pohl sia slavato e resti al suo posto dall’Università. Se invece eravate interessanti alla storia d’amore rimarrete delusi: nel finale di Contra i protagonisti non si fidanzano.

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