Attacco al potere 3 come finisce il film con Gerard Butler

Luca Incoronato
16/09/2022

Attacco al potere 3 come finisce il film con Gerard Butler

Attacco al potere 3 è il terzo capitolo della famosa saga action con protagonista Gerard Butler. L’attore interpreta nuovamente Mike Banning.

La saga action ha avuto inizio nel 2013 con Olympus Has Fallen e nel 2019 è uscito al cinema Attacco al potere 3 – Angel Has Fallen. Una serie molto amata, che nel 2020 è stata confermata per un quarto e forse ultimo capitolo. L’ultima volta che abbiamo visto l’agente dei servizi segreti Mike Banning al cinema siamo stati sorpresi da un cambio di scena. Per la prima volta il nemico era proprio lui.

L’eroe sarà costretto alla fuga, essendo finito nel mirino della polizia e dell’FBI. Non può credere al fatto che qualcuno sia riuscito a far credere a tutti che sia un nemico degli Stati Uniti, una minaccia per la vita del Presidente Allan Trumbull, interpretato da Morgan Freeman. Gerard Butler passa così da essere la sua guardia personale a un vero e proprio fuggitivo. Ad aiutarlo a scagionarsi ci sarà suo padre, interpretato da Nick Nolte, che per la prima volta fa la sua apparizione nel cast. A completare il novero di attori e attrici vi sono: Jada Pinkett Smith, Lance Reddick, Tim Blake Nelson, Piper Perabo e Danny Huston.

Attacco al potere 3 come finisce

Trumbull è ancora in coma e il vicepresidente degli Stati Uniti, Martin Kirby, giura come Presidente. Scopriamo in seguito che Wade Jennings ha incastrato Mark. Un vecchio amico ed ex compagno Ranger dell’esercito. Ora è l’amministratore delegato di una compagnia paramilitare, Salient Global.

Il suo piano è quello di ucciderlo e cancellare l’unica rimasta minaccia. Banning e suo padre Clay vedono i suoi uomini avvicinarsi alla casa. Fanno detonare degli esplosivi piazzati in precedenza lungo il perimetro, così da poter scappare. Gli uomini armati raggiungono la sua famiglia, così da prendere con la forza sua moglie e figlia. Clay riesce a salvarle. Kirby intanto parla alla stampa e dice che Banning è responsabile dell’attentato, aiutato dal governo russo.

La Thompson capisce che Mark è stato incastrato dopo aver visto i cadaveri intorno casa di Clay. Continua la sua fuga col padre ma viene rintracciato dalle telecamere di sorveglianza stradale mentre mostra un foglio con delle coordinate. L’agente Thompson e il suo collega raggiungono così il capanno del padre, dove c’è la squadra della Salient Global priva di vita. Gli agenti raggiungono Jennings, che li uccide entrambi

Trumbull intanto si sveglia dal coma e si scopre che Kirby è coinvolto nell’attentato. Intende vendicare quanto accaduto, attaccando la Russia. Mike raggiunge il Presidente in ospedale ma viene catturato. Gli dice che i terroristi stanno per attaccare la struttura e lui gli crede. Ordina di liberarlo e viene messo in salvo, mentre Jennings distrugge tutto l’ospedale.

Tra le rovine va in scena un duro inseguimento, con Jennings che tenta la fuga in elicottero, distrutto però da Mark con un lanciagranate. Dopo una lotta corpo a corpo, Banning uccide l’ex amico. Kirby viene infine arrestato per alto tradimento grazie alle prove ottenute da Thompson. Clay decide di vivere con la famiglia ritrovata e il Presidente fa di Mark il nuovo Direttore dei Servivi Segreti.

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