Skip to main content

Wanna Marchi torna a far parlare di sé grazie a Wanna, la docuserie di Netflix dedicata alla complicata vicenda. Ma che fine ha fatto il mago Do Nascimento?

È disponibile da oggi, mercoledì 21 settembre, su Netflix la docuserie Wanna, dedicata al clamoroso scandalo di Wanna Marchi, la celebre conduttrice televisiva divenuta protagonista di una colossale truffa, coadiuvata dalla figlia Stefania Nobile e dall’enigmatica figura del cosiddetto mago Do Nacimento.

Il caso risale al 2001, dopo uno scoop di Striscia la Notizia che aveva rivelato truffe sulle televendite ai danni di oltre 300.000 persone, segnando la fine della carriera della celebre conduttrice. Condannate a oltre 9 anni di prigione nel 2009, due anni dopo l’ormai ex-conduttrice tv ha ottenuto la semilibertà, e oggi ha scontato la sua pena. Chi invece non ha fatto un giorno di prigione è proprio il mago Do Nascimento, di cui si sono perse le tracce. Fino ad ora, almeno.

Che fine ha fatto il mago Do Nascimento

Mario Pacheco Do Nascimento è nato a Rio de Janeiro nel 1962, e secondo la storia nota (che sconfina talvolta nella leggenda) sarebbe arrivato in Italia nel 1991 per fare da cuoco a un nobile milanese. Conosciuta più tardi Wanna Marchi, ne è diventato inizialmente il maggiordomo, ma presto ha iniziato ad affiancarla nelle televendite, spacciandosi per l’ultimo discendente di una potente sacerdotessa del Candomblé, ed utilizzando i suoi poteri magici durante il programma tv della Marchi. In breve, era divenuto così ricco da poter abitare in una torre medievale a Candelo, vicino Biella.

Alla scoperta della truffa a cui partecipava da anni, Do Nascimento è fuggito in Brasile, sparendo dai radar. Striscia la Notizia lo ha rintracciato nel 2006 a Salvador de Bahia, dove faceva il parrucchiere; contemporaneamente, grazie all’indulto la sua pena si era ridotta da 4 a 1 anno, che comunque non ha mai scontato, né la giustizia italiana ha cercato di riportarlo nel nostro Paese. E, ovviamente, il mago brasiliano appare nella docuserie Netflix Wanna.

“Era chiaro che senza Do Nascimento il progetto sarebbe stato un disastro, ma era anche introvabile. Cioè, nessuno in Italia aveva la minima idea di dove fosse. L’unico indizio era che si trovasse nella regione di Bahia. – ha spiegato a Badtaste.it il produttore Gabriele Immirzi – Per fortuna ho in redazione due ragazzi bravissimi, Giuseppe Bentivegna e Olga Borghini, che hanno fatto proprio un lavoro di indagine giornalistica. Abbiamo iniziato prima cercando i ristoranti italiani perché magari li poteva frequentare, ma erano 1.500 solo in quella regione, poi per fortuna loro due hanno scoperto che in Brasile tutte le cause e gli incartamenti sono pubblici, stanno online.”

Così l’abbiamo trovato. – prosegue Immirzi – Abbiamo contattato il suo avvocato per assicurarci che fosse proprio lui (Do Nascimento ci si chiamano tutti in Brasile, pure Pelé si chiamava così) e per fare da tramite. Inizialmente volevamo intervistarlo via Skype, ma dopo averlo visto per un primo colloquio era chiaro che dovevamo andare lì, anche se eravamo in pieno Covid. Non è stato un confronto facile, di molte cose non aveva voglia di parlare”.

Cosa dice il mago Do Nascimento in Wanna

“Wanna Marchi mi ha fatto imparare ad andare in televisione” racconta Do Nascimento in Wanna, la docuserie Netflix che, dopo anni, è riuscita a rintracciarlo a Bahia per intervistarlo. “Mi svegliavo presto la mattina. Facevamo la prima trasmissione in diretta, per poi fare 3-4 registrazioni. Ci è venuta l’idea di fare una società, la Asciè. Ho scelto questo nome perché è una parola positiva, sinonimo di tutto quello che è positivo. È come un augurio”.

“Lo sfizio che mi sono tolto è stato quello di prendere la torre a Candelo. L’ho vista, mi è piaciuta. È una cosa che volevo”. Nella sua intervista, il mago televisivo brasiliano racconta un po’ di cose del suo rapporto di amicizia con Wanna Marchi, “Piano piano, sono arrivato da Stefania. Lei è diventata una sorella, un’amica e confidente. Ridevamo e cantavamo. Ci sono cose che non sapevo, pur essendo amico. Ognuno è maggiorenne e fa quello che vuole. Non posso decidere sulla volontà di nessuno”.

Poi, lo scoppio del caso, e l’improvvisa fuga in Brasile. Do Nascimento la spiega così: “Non riuscivo a capire quello che stava succedendo. Era una cosa che però mi faceva molto male. Quando i paparazzi, giornalisti e Striscia iniziano ad accamparsi davanti casa tua, quello ti impaurisce. Mi sono visto incarcerato dentro casa. Ho avuto paura, così ho preso la decisione di andare via“.

Scappato in Brasile, si era portato con sé un container, riportato poi in Italia da Bahia dalla Guardia di Finanza: “Impossibile traslocare una casa intera da un Paese all’altro senza che nessuno lo sappia.” E con Wanna Marchi e sua figlia, cos’è successo? “Con loro non ho più parlato e di questo sono pentito. Avrei dovuto chiamarle e non l’ho fatto. Quando ho saputo della condanna di Wanna e Stefania ci sono rimasto male. Molto male. È una cosa che mi ha fatto soffrire.”

Che fine ha fatto Wanna Marchi

A differenza del mago Do Nascimento, le cose non sono andate altrettanto bene a Wanna Marchi e a sua figlia Stefania Nobile, arrestate e processate nell’ambito di un caso che, prima ancora che giudiziario, è stato un vero e proprio scandalo mediatico.

Il processo che le ha viste imputate si è concluso con la sentenza della Corte di Cassazione del 4 marzo 2009: condanna a 9 anni e 6 mesi di reclusione per Wanna Marchi, a 9 anni e 4 mesi per la figlia. A ciò si è aggiunta un’altra condanna, nel 2010, per bancarotta fraudolenta della società Ascié.

L’8 ottobre 2011, Wanna Marchi ha potuto usufruire del regime di semi-libertà, andando a lavorare al bar La Malmaison Café, di proprietà di Davide Lacerenza, fidanzato della figlia. Nel settembre 2015 ha finito quindi di scontare la sua pena, e pochi mesi dopo è tornata in televisione, prima partecipando a varie interviste (una anche su Canale 5, di Maurizio Costanzo) sulla sua storia. Nel 2017 era stata annunciata come concorrente, assieme alla figlia, dell’Isola dei Famosi, ma le polemiche hanno portato allo stop dell’accordo con Mediaset. Così, dalla primavera del 2018 entrambe sono tornate a lavorare con programmi di loro ideazione su alcune tv locali.

Mago Do Nascimento oggi

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita alla SEO non posso più farne a meno