Air Force One come finisce il film con Harrison Ford

Luca Incoronato
27/09/2022

Air Force One come finisce il film con Harrison Ford

Air Force One è un film thriller e d’azione del 1997. Un classico della filmografia di Harrison Ford, nei panni del Presidente degli Stati Uniti.

Un cast stellare in Air Force One di Wolfgang Petersen. Un film divenuto un vero e proprio classico di fine anni ’90. Spazio a Harrison Ford nei panni del Presidente degli USA James Marshall. Al suo fianco anche Gary Oldman, che interpreta Egor Korshunov, con Glenn Close nei panni del vicepresidente Kathryn Bennett.

James Marshall, Presidente USA, celebra la cattura di Alexander Radek (dittatore del Kazakistan) durante una cena diplomatica a Mosca. Si prepara poi a tornare in America con l’Air Force One, ma a bordo si nascondono alcuni fedelissimi di Radek, guidati da Ivan Korshunov. Una talpa passa loro delle armi, così da uccidere i militari a bordo e prendere in ostaggio i civili.

Mirano a catturar eil Presidente, che però viene condotto in una capsula di salvataggio ed espulso. L’aereo prova un atterraggio d’emergenza e i criminali chiedono la liberazione del dittatore, in cambio degli ostaggi. Ignorano però che Marshall, veterano del Vietnam decorato, è rimasto in segreto a bordo, nascosto nella stiva e prepara un attacco.

Air Force One come finisce

Marshall inizia a uccidere alcuni degli uomini di Korshunov, usando un telefono satellitare per comunicare con il Vicepresidente, così da informare il suo staff che è ancora lì e vivo.  Korshunov pensa si tratti di un agente dei servizi che prova a fare l’eroe. Ignora il fatto d’avere il Presidente a bordo e così tratta la liberazione del dittatore con la vita degli ostaggi.

Marshall, intanti, studia un piano con i suoi e mira a far abbassare di quota l’Air Force One, così da ottenere il carburante necessario. Da questa altitudine gli ostaggi potrebbero paracadutarsi in sicurezza. Il villain però si rende conto del piano e interrompe il rifornimento a metà. La benzina fuoriuscita provoca un’esplosione e la fuga viene interrotta di colpo. Alcuni ostaggi precipitano inoltre nel vuoto.

Korshunov costringe Marshall a contattare il Presidente russo petrov, così da organizzare il rilascio di Radek. Bennett viene incoraggiata a dichiarare il Presidente USA incapace di intendere e di volere, annullando così il rilascio, ma lei rifiuta. La richiesta viene accolta e Korshunov e i suoi festeggiano. Ha così inizio lo scontro finale. Marshall uccide i nemici e annulla l’ordine. Radek tenta la fuga e alla fine viene ucciso a sua volta.

Il Presidente, insieme con Caldwell, deve dirigere l’aereo, privo di piloti ormai, verso lo spazio aereo amico. Vengono però di colpo raggiunti dai MiG-29 dei lealisti di Radek. Un pilota di F-15 salva Marshall, sacrificandosi per intercettare un missile. L’esplosione però danneggia la coda dell’Air Force One, che perde quota.

Viene organizzato il salvataggio in extremis, con dei parajumper, con Marshall che insiste per far uscire prima la sua famiglia e il pastore ferito. Quando c’è tempo per un solo altro trasferimento, si scopre che Gibbs era il traditore, uccidendo Caldwell e l’ultimo parajumper. I due superstiti si scontrano e alla fine i soldati salvano il Presidente. L’aereo precipita nel Mar Caspio, uccidendo Gibbs.

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