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Polemiche attorno a Dahmer, la controversa miniserie Netflix sul serial killer statunitense: il colosso rimuove il tag LGBT. Spieghiamo cosa è successo.

È in testa agli show più visti su Netflix negli ultimi giorni, ma non se ne parla solo per cose positive: Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer non è il solito successo della piattaforma di streaming americana, e sta anzi scatenando accese polemiche.

In primo luogo per le proteste dei famigliari delle vittime del noto serial killer cannibale attivo tra gli anni Settanta e Novanta a Milwaukee, che si sono sentite offese dalla miniserie firmata da Ryan Murphy (Nip/Tuck, Glee, American Horror Story, Hollywood), ma successivamente sono arivate anche le lamentele della comunità LGBT, che hanno costretto il colosso americano a prendere una decisione.

Dahmer: perché Netflix ha rimosso il tag LGBT

Jeffrey Dahmer, interpretato nella serie ada Even Peters, è stato un serial killer dal modus operandi particolarmente efferato, responsabile di 17 omicidi avvenuti nella zona di Milwaukee tra il 1978 e il 1991. Dopo l’arresto, è stato condannato all’ergastolo, ma dopo soli due anni di prigione è stato assassinato da un altro detenuto, affetto da schizofrenia.

Le vittime di Dahmer erano uomini di etnia afroamericana o asiatica, che il serial killer adescava nelle vicinanze di luoghi di ritrovo per omosessuali, spacciandosi per un fotografo in cerca di modelli. Li invitava a uscire per bere qualcosa o direttamente per avere dei rapporti sessuali, ma poi li narcotizzava e li uccideva brutalmente, di solito per strangolamento.

Per queste particolari ragioni, Netflix aveva inizialmente deciso di inserire tra i tag della miniserie (le categoria che si possono vedere nella descrizione dello show, che indicano gli argomenti trattati) anche quella “LGBT”, in riferimento alle inclinazioni omosessuali dello stesso Dahmer. Com’è immaginabile, la comunità LGBT non l’ha presa bene, criticando il fatto che la miniserie non rispecchia realmente la comunità LGBT e che pertanto non andrebbe categorizzata in questo modo. A questo punto, il 23 settembre Netflix ha deciso di rimuovere il tag dalla serie.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno