Skip to main content

È arrivata Boris 4, la nuova stagione della celebre serie sul mondo della televisione, prodotta ora da Disney+. Ma che cos’è l’algoritmo al centro della serie?

È finalmente disponibile su Dinsye+ la quarta stagione di Boris, il seguito della fortunata serie andata in ondata su Sky tra il 2007 e il 2010 incentrata sulle tragicomiche vicende di una troupe televisiva. A oltre dieci anni dalla serie originale, i protagonisti tornano a riunirsi per lavorare a un nuovo progetto (e non più, purtroppo, alla mitica soap Gli occhi del cuore), ma con diverse novità che sono avvenute nel frattempo, sia alla loro vita che allo stesso mondo della tv. Già dai trailer e dalle clip che sono circolate prima dell’uscita era chiaro che al centro di Boris 4 ci sarebbe stato un confronto con il rinnovamento della tv e soprattutto della serialità. Infatti, nella nuova stagione si parla spesso dell’algoritmo, nome quasi mitico e per alcuni (vedi Corinna) indecifrabile, ma in grado di decidere cosa vuole vedere il pubblico e cosa no. Ok, ma di che cosa stiamo parlando esattamente?

Boris 4 che cos’è l’algoritmo delle piattaforme

Uno dei grandi cambiamenti avvenuto nella tv dell’ultimo decennio sono ovviamente le piattaforme di streaming, che hanno completamente stravolto il modo di fruire di show, film e serie tv. A partire da Netflix, fino ad Amazon Prime Video e proprio Disney+, siamo stati invasi da queste piattaforme e da un nuovo modo non solo di guardare, ma anche di produrre. E così Boris 4 si trova a riflettere e prendere in giro proprio il nuovo mondo della tv e dei servizi di streaming, con i protagonisti che si riuniscono per lavorare a un nuovo prodotto incentrato sulla vita di Gesù da vendere proprio a una fantomatica e non meglio speficata “piattaforma”. Al tempo de Gli occhi del cuore e de La casta (il film al centro delle vicende di Boris – Il film, uscito nel 2011 e conclusione effettiva della serie originale), la decisione di produrre o meno una serie era affidata a soggetti umani, cioè ai dirigenti della “rete”, il network televisivo di riferimento (il personaggio di Lopez, interpretato da Antonio Catania). Oggi invece René Ferretti deve confrontarsi con il fantomatico algoritmo, un sistema che attraverso l’analisi dei dati verifica le tendenze e l’interesse del potenziale pubblico di riferimento, stabilendo quanto una serie potrebbe aver successo. Gli algoritmi di questo tipo sono ormai alla base delle piattaforme di streaming e sempre più spesso di ogni prodotto della nostra vita attuale, rendend ancora più sfosticate le analisi di mercato delle aziende. E ovviamente non potevano non coinvolgere anche i protagonisti di Boris 4.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno