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Esterno Notte è un film diretto da Marco Bellocchio nel 2022, sul tema del rapimento Moro, che ha suscitato però alcune polemiche: spieghiamo perché.

È arrivato infine il gran finale di Esterno notte, il film di Marco Bellocchio sul rapimeto e l’omicidio di Aldo Moro nel 1978 da parte delle Brigate Rosse. Realizzato come pellicola per il cinema, il film è stato portato in queste sere sul piccolo schermo da Rai 1, diviso in sei puntate andate in onda in tre sere diverse. L’ultima sarà trasmessa proprio questa sera, in prima serata. Ma la miniserie Rai sta causando anche alcune polemiche per il suo finale, dopo le ultime dichiarazioni di Maria Fida Moro, la figlia dell’ex-presidente della Democrazia Cristiana, oggi 76enne ma di appena 7 ani all’epoca dei fatti. Il caso Moro resta uno degli episodi più dibattuti, shockanti e controversi della storia italiaa, ed è normale che ancora oggi susciti discussioni. Ma cosa viene contestato all’opera di Bellocchio?

La terza e ultima puntata di Esterno notte, in onda questa sera su Rai 1, è molto incentrata sulla famiglia del politico, in particolare sulla moglie Eleonora, che dopo il rapimento del marito si confronta con i colleghi e si appella anche al Papa. Il suo timore è che il marito posso venire “sacrificato” dai suoi compagni partito per ragioni politiche. L’episodio si conclude anche con il noto ma drammatico epilogo che i fatti storici riportano: Aldo Moro viene ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978. Il suo corpo viene poi fatto ritrovare all’interno di una Renault 4 rossa, e i famigliari debbono riconoscerlo. Nel finale, assistiamo alle esequie del leader democristiano e al dolore dei famigliari.

Esterno notte: le polemiche

Il finale di Esterno notte rispecchia in maniera piuttosto gli avvenimenti storici del rapimento Moro, ma ha comunque sollevato polemiche da parte della figlia dello statista italiano, Maria Fide Moro, che era bambina all’epoca dei fatti. In un’intervista all’Agi, la donna oggi 76enne ha accusato la miniserie Rai di non rispecchiare la realtà dei fatti. “O si decide che siamo personaggi storici, e allora si rispetta la storia, o si decide che siamo personaggi privati e ci si lascia in pace” ha detto la signora Moro.

La figlia di Aldo Moro non contesta scene o momenti precisi del film, ma è probabile che si riferisca ad alcuni dettagli riguardanti le reazioni e la vita famigliare, meno conosciuti rispetto ai fatti concreti del rapimento e dell’omicidio del padre, e su cui quindi gli sceneggiatori hanno maggiormente lavorato di fantasia. “Mi dispiace se c’è chi ha interpretato il film come se ci fosse un accanimento sui ricordi tragici di quegli anni” ha provato a giustificarsi il regista Marco Bellocchio.

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno