Passaporto per la libertà come finisce: storia vera

Luca Incoronato
09/12/2022

Passaporto per la libertà come finisce: storia vera

Come finisce Passaporto per la libertà. Il finale della serie di Canale 5 e la storia vera, in attesa della seconda stagione.

Passaporto per la libertà è una serie TV brasiliana del 2021, in onda su Canale 5 sul finire del 2022 in tre puntate da tre episodi l’una. L’ultima puntata è andata in onda venerdì 9 dicembre, concludendo questo arco narrativo della storia di Aracy de Carvalho. Nel 1935 si reca in Germania e trova lavoro nel dipartimento passaporti del consolato del Brasile, ad Amburgo. Siamo in una fase atroce e delicata, a dir poco, della storia del mondo. Sfruttando la propria posizione, Aracy de Carvalho riesce a salvare un gran numero di ebrei dall’orrore dell’Olocausto, facilitando la concessione di visti, aprendo così loro le porte del Brasile. A questa storia si intreccia quella con Joao Guimaraes Rosa, scittore che riceve l’incarico di vice console. Si innamora di lei a prima vista. Si rende però conto che lei sta nascondendo qualcosa, e così la interroga. Lei decide di fidarsi e gli confessa tutto. Si ritrova però a fronteggiare il pericoloso Thomas Zumkle, capitano delle SS.

Nell’ultima puntata di Passaporto per la libertà vediamo come Helena venga punita per aver tentato di servire una bevanda contenente veleno a Goebbels. Joao si ritrova invece tra le mani della Gestapo. Sulla sua testa pendono accuse di irregolarità all’interno del consolato. Viene però alla fine liberaeto e nell’andare via si rende conto che Aracy è con il console, imprigionata in una stanza. Lei non vorrebbe null’altro se non far ritorno, finalmente, in Brasile. Accompagnata da suo figlio e sua madre. Amburgo è sotto attacco e il numero di ebrei deportati aumenta enormemente. Joao prova a proseguire il lavoro della donna che ama, concedendo più visti possibile. Insieme progettano la loro fuga, sperando di riuscire a portare Rudi oltre il confine. Zumkle ha però intuito le loro intenzioni e si mobilità per mettere le mani su Joao. Quando però crede d’averlo incastrato, si rende conto d’essere stato fregato. Il piano ha funzionato. Un finale davvero ricco di eventi, con Vivi che tenta di far fuori Zumkle, ma lui la avvelena. Inaspettatamente Aracy arriva a chiedere aiuto proprio al suo nemico, che però pretende da lei qualcosa in cambio. Alla fine vediamo la donna e Joao in manette. Arrestati, fanno ritorno in Brasile dopo l’esilio forzato.

Passaporto per la libertà storia vera

Seppur romanzata, Passaporto per la libertà si basa su una storia vera, quella di Aracy de Carvalho, nata a Rio Negro nel 1908 e morta a San Paolo nel 2011. Una diplomatica brasiliana che ha rischiato tutto per operare a fin di bene durante la Seconda Guerra Mondiale. Le sue azioni ammirevoli le hanno poi fatto guadagnare il titolo di Giusto tra le nazioni. Sua madre era la tedesca Sidonie Moebius de Carvalho, mentre suo padre era un mercante portoghese-brasiliano, divenuto in seguito proprietario di un importante hotel. Aracy parlava ben quattro lingue, tedesco, inglese, portoghese e francese, e per molti anni ha vissuto a San Paolo con il suo primo marito, il tedesco Johannes. La coppia ha avuto un figlio, Eduardo. Si sono poi separati nel 1935 (ufficializzato in Messico, per motivi di legislazione brasiliana). L’anno dopo la sua vita è cambiata per sempre.

Aracy si è trasferita ad Amburgo, dove è stata nominata responsabile della Sezione Passaporti presso il Consolato del Brasile. Nel 1938 si è resa protagonista dell’ormai famosa Notte dei cristalli, durante la quale, il 9 novembre precisamente, ha distribuito a molti ebrei visti senza la “J” rossa, che ne indicava la religione d’appartenenza. Ha collaborato con numerosi attivisti in Germania, mettendo a rischio la propria vita. Nello stesso anno ha incontrato il diplomatico Joeo Guimaraes Rosa, poi divenuto il suo secondo marito. La sua attività si è intensificata grazie a lui, salvando da prigione e morte un gran numero di ebrei. Rimata in Germania fino al 1942, quando il Brasile ha interrotto i rapporti con il governo tedesco, unendosi allo schieramento degli alleati. Morta all’età di 102 anni, dopo aver a lungo sofferto di Alzheimer. Sepolta accanto al marito nel Mausoleo dell’Accademia Brasiliana di Lettere, a Rio de Janeiro.

Passaporto per la libertà 2

Passaporto per la libertà 2 si farà. Gli appassionati della serie TV brasiliana, in onda su Canale 5, non fanno che chiedersi se andrà mai in onda una seconda stagione dedicata alla storia vera di Aracy de Carvalho. Purtroppo, ad oggi, non vi sono notizie che possano far ben sperare. Nessun annuncio è stato dato in merito a un possibile continuo di questo racconto. Ciò che fa sperare per il peggio, è il fatto che la serie sia andata in onda sul finire del 2021 in Brasile. Trascorso troppo tempo, dunque, per augurarsi nuove puntate. Per comprendere al meglio cosa potrebbe accadere, occorre far riferimento alla storia vera di Aracy riportata poco sopra. Il suo ritorno in Brasile pone fine alla parte puramente avventurosa, per così dire, della sua vita. Il suo attivismo non si è fermato dopo l’addio forzato alla Germania, ma di certo non vi è lo stesso materiale narrativo per imbastire una seconda stagione, a meno che non si voglia del tutto inventare un nuovo filone, modificando le vicende personali di un personaggio storico tanto amato.

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